L’Ascoli trascinato dai tifosi per la svolta. La carica dei 500 a Pineto: serve vincere

Dopo tre sconfitte consecutive il Picchio cerca un successo. Di Carlo si affida ai giocatori più esperti per spronare anche i giovani

L’Ascoli trascinato dai tifosi per la svolta. La carica dei 500 a Pineto: serve vincere

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Ascoli, il momento della svolta è adesso e passa per Pineto. Scontro salvezza particolarmente importante per il cammino degli uomini di Mimmo Di Carlo che, dopo le tre brucianti sconfitte incassate contro Pescara (1-2), Ternana (3-1) e Perugia (0-1), oggi avranno la possibilità di rialzarsi dalla polvere per tornare a macinare punti. Inutile girarci troppo intorno. In casa degli abruzzesi il Picchio dovrà assolutamente vincere. E questo perché in primis è fondamentale tirarsi fuori immediatamente dalla zona playout per evitare tracolli psicologici in grado di generare ulteriori effetti negativi nelle prossime settimane. In secondo luogo per consentire alla squadra di ritrovare quell’elemento imprescindibile che si chiama autostima. In terza battuta, ma non ultimo in ordine di importante, c’è il discorso relativo al rapporto con la piazza e i tifosi che in questo drammatico momento storico di certo non possono dirsi soddisfatti di quanto i bianconeri stanno esprimendo. Qui chiaramente ci sono delle vicissitudini che partono dai recenti mesi estivi, quando il nuovo direttore sportivo aveva inanellato una serie di operazioni che oggi possiamo definire rivedibili con assoluta certezza. A Pineto gran parte dello stadio sarà bianconero (500 tifosi del Picchio) e la presenza degli ultras consentirà all’Ascoli di giocare praticamente in casa. I limiti tecnici e le lacune presenti in alcune zone del campo sono lampanti e ora tutti gli avversari che incontreranno il Picchio sapranno dove poter provare a mettere in difficoltà i bianconeri. Il mercato di gennaio è ancora lontano ed ecco quindi che Di Carlo dovrà cercare di trovare una rapida soluzione con gli strumenti che ha attualmente a disposizione. Sicuramente accrescere l’agonismo, l’aggressione e la cattiveria non potranno che aiutare. Tutto questo però finora non si è visto. In svariate circostanze la squadra ha spesso ha accusato il colpo senza riuscire a reagire anche di fronte a club maggiormente modesti. Serve identità e spirito di appartenenza. Fattori che in passato hanno contraddistinto la mentalità dell’Ascoli e dei suoi giocatori. Tutto deve partire dai profili esperti che poi potranno produrre un effetto trainante anche nei confronti dei più giovani.

Massimiliano Mariotti

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