MASSIMILIANO MARIOTTI
Sport

L’Ascoli pareggia con la Spal e interrompe la serie di vittorie

Senza bomber Corazza, neo papà di Santiago, il Picchio passa in vantaggio con Caccavo Poi l’ex Antenucci regala il pareggio agli ospiti

L’esultanza di Caccavo dopo il gol (La Bolognese)

L’esultanza di Caccavo dopo il gol (La Bolognese)

Ascoli, 20 dicembre 2024 – L’Ascoli chiude il suo terribile 2024 in maniera impalpabile, rispettando appieno quella che è stata un’annata ricca di delusioni e amarezze. Anche nell’ultimo appuntamento un Picchio opaco finisce per non andare oltre l’1-1 contro una Spal in evidenti difficoltà e con un’infermeria stracolma di elementi. Accade tutto nel primo tempo col vantaggio di Caccavo e la risposta dell’ex Antenucci. Nella ricorrenza dei trent’anni dalla scomparsa del presidentissimo Costantino Rozzi, venuto a mancare il 18 dicembre 1994, gli uomini guidati da Mimmo Di Carlo scendono in campo con i classici calzettoni rossi. Prima del confronto viene proiettato un video celebrativo dell’artefice dei più grandi risultati sportivi di sempre ottenuti dal club di corso Vittorio Emanuele ai massimi livelli del calcio nazionale. Avvio di gara felice per i bianconeri che passano avanti dopo appena una decina di minuti di gioco.

Caccavo ha l’occasione per rimpiazzare Corazza, corso al capezzale della moglie per la nascita di suo figlio Santiago, e lo fa subito bene sfruttando la stazza fisica che gli permette di avere la meglio in mischia sugli sviluppi di un corner. La Spal accusa il colpo ma risponde con immediatezza grazie al guizzo di un bomber di razza come l’ex Antenucci. L’attaccante angola bene di testa su un traversone calibrato dalla sinistra di Zammarini e la palla finisce dentro. Tutt’altro che impeccabile il portiere bianconero Raffaelli, chiamato a rimpiazzare l’infortunato Livieri. Dopo il gol del pari dalla curva nord, che in precedenza avevano esposto uno striscione per ricordare Rozzi, tornano a levarsi i cori di protesta rivolti al patron Massimo Pulcinelli. Nella ripresa la pioggia e la stanchezza ne fanno da padroni fino al triplice fischio finale. Non ci sono più sussulti fino all’epilogo.

ASCOLI (4-2-3-1): Raffaelli; Alagna, Menna (dal 1’ s.t. Piermarini), Gagliolo, Cozzoli; Bando (dal 15’ s.t. Bertini), Varone; Silipo (dal 18’ s.t. Achik), Tremolada (dal 39’ s.t. Gagliardi), Marsura; Caccavo (dal 23’ s.t. D’Uffizi). Panchina: Abati, Sciammarella, Maurizii, Adjapong, Tirelli, Quaranta, Campagna, Maiga Silvestri, Gorica. Allenatore: Di Carlo.

SPAL (3-5-2): Galeotti; Arena, Nador, Bassoli; Calapai (dal 26’ s.t. Büchel), D’Oraio, El Kaddouri (dal 40’ s.t. Boccia), Zammarini, Mignanelli; Antenucci, Rao (dal 43’ s.t. Bidaoui). Panchina: Melgrati, Meneghetti, Bruscagin, Radrezza, Polito, Ntenda, Kane, Conté, Angeletti. Allenatore: Dossena.

Arbitro: Angelillo di Nola.

Marcatori: al 9’ p.t. Caccavo, al 17’ p.t. Antenucci.

Note – 4.239 spettatori (di cui 71 ospiti), incasso di 25.455,62 euro. Ammoniti Varone, D’Uffizi, Bertini per l’Ascoli, Büchel, Zammarini, Bidaoui per la Spal. Tiri in porta 4-2. Tiri fuori 3-2. In fuorigioco 0-0. Angoli 5-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.