MASSIMILIANO MARIOTTI
Sport

L’Ascoli cola a picco. Il Pineto vince ancora, terza sconfitta di fila. Esplode la contestazione

Un gol di Bruzzaniti nel secondo tempo decide il match. Poco prima era arrivata l’espulsione di Baldassin. Un’altra giornata da dimenticare al Del Duca e a fine partita c’è la rabbia dei tifosi bianconeri.

Un gol di Bruzzaniti nel secondo tempo decide il match. Poco prima era arrivata l’espulsione di Baldassin. Un’altra giornata da dimenticare al Del Duca e a fine partita c’è la rabbia dei tifosi bianconeri.

Un gol di Bruzzaniti nel secondo tempo decide il match. Poco prima era arrivata l’espulsione di Baldassin. Un’altra giornata da dimenticare al Del Duca e a fine partita c’è la rabbia dei tifosi bianconeri.

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ASCOLI (4-3-3): Livieri; Adjapong, Piermarini, D’Amore, Maurizii (dal 40’ s.t. Silipo); Baldassin, Odjer, Carpani (dal 22’ s.t. D’Uffizi); Tremolada (dall’8’ s.t. Varone), Corazza (dal 22’ s.t. Gagliardi), Marsura (dall’8’ s.t. Ciabuschi). Panchina: Zagaglia, Raffaelli, Bertini, Cosimi, Menna, Alagna, Bando, Maiga Silvestri, Caucci. All. Cudini

PINETO (4-3-3): Tonti; Baggi (dal 25’ s.t. Hadziosmanovic), De Santis, Ingrosso (dal 24’ s.t. Giannini), Borsoi; Pellegrino (dal 33’ s.t. Gatto), Amadio, Schirone; Chakir (dal 15’ s.t. Tunjov), Gambale (dal 15’ s.t. Fabrizi), Bruzzaniti. Panchina: Marone, Barretta, Stambolliu, Germinario, Ienco, Marafini, Marrancone. All. Tisci

Arbitro: Nigro di Prato

Marcatori: al 7’ s.t. Bruzzaniti

Note – 4.427 spettatori (1.957 paganti, di cui 103 ospiti, 2.473 abbonati), incasso complessivo di 25.725 euro. Espulso Baldassin al 5’ s.t.; ammoniti Baldassin, Carpani, Ciabuschi, D’Amore per l’Ascoli, Ingrosso, Tonti, Amadio per il Pineto. Tiri in porta 3-2. Tiri fuori 5-1. In fuorigioco 1-1. Angoli 6-2. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 9’.

Ascoli adesso è crisi nera. La terza sconfitta consecutiva incassata contro il Pineto conferma il momento drammatico che il club di corso Vittorio Emanuele sta vivendo dentro e fuori dal campo. I bianconeri escono sconfitti 1-0 e steccano di nuovo l’appuntamento per rialzarsi. Nel dopo gara esplode la rabbia dei tifosi. Il club opta per ritiro e silenzio stampa. Un’altra giornata da dimenticare al Del Duca. Il match si apre ancora una volta con le furenti contestazioni rivolte a Massimo Pulcinelli, poi i cori di protesta vengono indirizzati anche al presidente Carlo Neri e al direttore generale Domenico Verdone. Il clima resta davvero tesissimo. Le principali scelte di Cudini si sviluppano sulle due corsie laterali. In difesa Adjapong torna a destra, mentre sul versante opposto parte Maurizii. Nel tridente d’attacco invece è Tremolada a rimpiazzare Silipo. La scarsa mobilità del trequartista però diventerà un vero gap. Nell’approccio iniziale gli ospiti dettano i ritmi, ma non riescono mai a trovare quelle giocate in verticale in grado di permettere ai propri attaccanti di impensierire Livieri. L’Ascoli attende cercando le fiammate dei singoli.

Tra gli uomini di Cudini è Marsura uno dei più vivaci. L’ala sinistra è particolarmente ispirata e il suo diretto marcatore Baggi finisce per soffrire le accelerazioni dell’esterno che prima colpisce il palo di sinistro e più tardi constringe Tonti a salvare in tuffo sul destro indirizzato all’angolino. La gara cambia drasticamente nella ripresa che si apre nel peggiore dei modi. In pochi minuti l’Ascoli resta in dieci e va in svantaggio. Baldassin entra in maniera scomposta su Chakir quasi al limite dell’area e viene sanzionato col secondo giallo. Sulla relativa punizione Bruzzaniti si conferma uno dei marcatori migliori del campionato e non lascia scampo a Livieri con un secco rasoterra di destro. Il Picchio sbanda e rischia di incassare anche il raddoppio. Gambale si presenta da solo davanti al portiere bianconero ma non riesce a dare alla palla la forza giusta.

Con la forza della disperazione negli assalti finali Ciabuschi cerca il pari in rovesciata, ma Tonti devia in corner con un colpo di reni. Al triplice fischio finale il disastro continua. L’Ascoli non sa più vincere.

Massimiliano Mariotti

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