Il ritorno in C, un campionato tra gioie e dolori

Per il Picchio sarà la 32esima partecipazione.

Il ritorno in C, un campionato tra gioie e dolori

Il ritorno in C, un campionato tra gioie e dolori

Il Picchio tornerà a fare i conti con la serie C con l’avvio del prossimo campionato previsto per domenica 25 agosto quando andrà in scena la prima giornata. Quella che a breve vedrà i bianconeri impegnati nella terza serie del calcio italiano sarà la 32esima partecipazione. L’esordio dell’allora Società Sportiva Ascoli risale alla stagione 1938-39 a seguito della promozione raggiunta con il terzo posto nel girone delle Marche della Prima Divisione, per l’allargamento da 76 a 78 squadre della successiva C. In questa nuova categoria i bianconeri proseguirono il proprio cammino fino al secondo posto del girone H ottenuto al termine del campionato 1942-43, dopodiché tutte le attività sportive nazionali vennero sospese per i noti motivi bellici. Prima dello stop l’Ascoli uscì di scena in semifinale nella storica Coppa Aldo Fiorini, competizione intitolata all’indimenticato centrocampista arruolatosi nei bersaglieri e morto il 16 novembre del ‘40 durante un’azione di guerra. Alla ripresa nel ‘45 il Picchio si presentò con un organico allestito riunendo gli elementi di tutte le squadre cittadine. Seguiranno altre tre stagioni poi fu inevitabile la retrocessione in Promozione, maturata col 12esimo posto nel girone Q del torneo 1947-48. Bisognerà attendere la stagione 1958-59 per vedere il ritorno in C, quando arrivò l’ammissione dalla Figc in quanto capoluogo di provincia. Nel frattempo nel ‘55 la società cambiò denominazione in Associazione Sportiva Del Duca Ascoli. Le successive tredici annate di C culminarono con la storica promozione in B alla fine del campionato 1971-72 con l’affiatato duo Rozzi-Mazzone e soprattutto i 23 gol dell’indimenticato Campanini. Oggi resta ancora lui il miglior marcatore di sempre con 74 reti, tra cui la prima assoluta realizzata a Napoli dal Picchio in serie A.

Gli oltre vent’anni di gloria dell’era Rozzi si conclusero nel torneo cadetto 1994-95 con la scomparsa del presidentissimo e il ritorno in C1. Qui le più cocenti delusioni furono rappresentate dalle due finali playoff andate male: la prima persa ai rigori a Foggia nel ‘96 col Castel di Sangro e la seconda pareggiata al Curi di Perugia nel 2000 contro l’Ancona. Dopo 7 anni ci pensarono i ‘diabolici’ di Pillon a riportare l’Ascoli in B. Le ultime due apparizioni infine restano quelle a cavallo del fallimento del dicembre 2013 e del successivo arrivo del patron italo-canadese Bellini che riportò subito il Picchio in cadetteria nel 2015.

mas.mar.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su