Ascoli, 22 agosto 2012 - L’OPERAZIONE rilancio è fallita e c’è davvero poco da festeggiare. La sfiducia al caposestiere Enrico Fiori, segna ancora una volta una sconfitta per tutto il Sestiere di Sant’Emidio che da quindici anni a questa parte non riesce a trovare quell’armonia per far tornare l’Arme del Grifone ai fasti di un tempo. Litigi, commissari e spaccature sembravano ormai un lontano ricordo e, invece, ecco l’ennesima brutta figura dell’intero Sestiere dopo un anno e mezzo dalle elezioni.
Una sfiducia che i consiglieri del Comitato rossoverde hanno votato a maggioranza (9 voti contro 3) con cui si invita ora il caposestiere a rassegnare le proprie dimissioni. Una sfiducia che ha fatto arrabbiare anche il Console Alvaro Pespani che ha abbandonato la riunione del Comitato sbattendo la porta e urlando «Vergognatevi» ai ‘traditori’ che hanno appoggiato Fiori nella sua corsa al ruolo di caposestiere e che poi gli hanno voltato le spalle attaccandolo sul piano personale e non certo per effettive manchevolezze quintanare. Fiori non ha certo un carattere malleabile ed è stato accusato soprattutto di aver imposto alcune scelte senza condividerle con la base. «Sono amareggiato — ha detto Fiori — perchè ho visto un vero ‘odio’ nei miei confronti non avallato da precise accuse quintanare. Mi attaccano sul piano personale, sul mio carattere, ma non si è fatto cenno a quanto di buono è stato fatto in questi anni. Valuterò questa situazione e prenderò un po’ di tempo prima di decidere se dimettermi o meno. Certo è che credevo di aver avviato un progetto di rilancio del Sestiere e invece si sono coalizzati tutti contro di me, anche chi mi ha appoggiato». Ad Enrico Fiori, insomma, non è stata riconosciuta neanche la bontà di alcune scelte come l’aver portato famiglie come i Di Stefano, i Cocci, i Borgioni a frequentare il Sestiere, anzi proprio la scelta di far sfilare l’imprenditore Maurizio Borgioni nelle veci del Console Pespani, è stata quella più contestata anche se non se ne è parlato in sede di sfiducia.
Fiori probabilmente si dimetterà e al suo posto è pronta l’ennesima scommessa del Sestiere di Sant’Emidio: la prima donna caposestiere. Si tratta della signora Maria Gasparrini, seconda tra i più votati e moglie di Walter Angelini Marinucci. A lei spetterà probabilmente il compito far ripartire quell’operazione di rilancio che il pur bravo Enrico Fiori è riuscito a fatica soltanto ad avviare.
Valerio Rosa
© Riproduzione riservata