ANDREA SPINELLI
Cultura e spettacoli

Russell Crowe nella ‘sua’ Ascoli: "Non vedo l’ora di vedere la città"

L’attore premio Oscar arriva con la sua band l’11 luglio. "Il mistero del mio trisavolo in Nuova Zelanda"

Il cantante e attore premio Oscar, indimenticabile ’Gladiatore’, Russell Crowe

Il cantante e attore premio Oscar, indimenticabile ’Gladiatore’, Russell Crowe

Ascoli, 7 luglio 2024 – Nome: Massimo Decimo Meridio. Professione: gladiatore. Ma anche un po’ rockstar, pronta a scatenare ’l’inferno’ sui palchi come nel film di Ridley Scott. Russell Crowe arriva, infatti, in concerto l’11 luglio in piazza del Popolo ad Ascoli Piceno assieme ai suoi Gentlemen Barbers per annodare i legami con una città di cui è cittadino onorario.

Russell, c’è stata un po’ di confusione sulle sue radici. Si sente più ascolano o parmigiano?

"Non sono ancora stato ad Ascoli e non vedo l’ora. Il mio trisavolo Luigi Ghezzi partì da lì per l’Argentina, ma si dice che fosse nato nel parmense. Perché una volta sbarcato in Nuova Zelanda abbia scritto nei documenti d’immigrazione che era di Ascoli Piceno e non di Fidenza rimane un mistero".

Inaugurerà la stanza d’albergo in Piazza del Popolo che è sempre riservata per lei?

"Sembra che per questa mia prima visita alloggerò altrove. In ogni caso andrò a visitare l’hotel. Ha una storia interessante".

Quali sono le città italiane a cui è più legato?

"Finora Roma, ma più viaggio qui in Italia e più m’imbatto in luoghi capaci di lasciarmi impressioni indelebili. Amo Tropea, sono rimasto incantato da Alberobello e Portovenere è magica. La Puglia possiede così tanti gioielli… Borgo Egnazia, ad esempio. Sono entusiasta di scoprire città come Ascoli, Siena, Noto, Piacenza, Varese e diverse altre ancora".

Nella scaletta dello spettacolo ha inserito pure ’Sarà perché ti amo’ dei Ricchi e Poveri .

"Perché è una canzone divertente. Debbo dire che la gente apprezza molto il mio sforzo d’aver imparato una canzone italiana. Ho aggiunto un verso in italiano pure a una delle nostre canzoni, ma non la cantiamo in automatico. La facciamo solo se il pubblico s’è divertito e ci chiede qualche altra cosa".

L’ha mai sentita ’Russell Crowe’ di Salmo?

"Ora sì. Salmo mi sembra un artista molto serio, che commenta il mondo attorno a lui affrontando a volte argomenti che sono una sfida o scomodi. È figo".

Parliamo del suo rapporto cinema-musica. Come lo vive?

"Bene, direi. Anche se qualche tempo fa ho rifiutato il biopic su un musicista che amo. M’è dispiaciuto, ma accettare sarebbe stato un po’ barare. Perché il film mi avrebbe messo in una posizione che, dal punto di vista della carriera musicale, non mi sono ancora guadagnato".

Nei suoi concerti ha avuto molti ospiti, da Sting a Michael Bublè. C’è un artista italiano che le piacerebbe ospitare?

"Alberto Urso ha aperto il concerto di Roma. Lo trovo fantastico, ha una bellissima voce".

Col prossimo ’Kraven – Il cacciatore’ entra nel mondo Marvel di Spider-Man Universe.

"Mi è piaciuto lavorare con JC Chandler, il regista, e non vedo l’ora di vedere il film".

Un Gladiatore tifoso della Lazio non è una contraddizione?

"E perché? La Lazio è il club più antico. La Lazio è L’underdog. Il simbolo della Lazio è l’aquila delle legioni romane e dell’imperatore. Massimo è un antico romano. Massimo è l’underdog".

Il Gladiatore del calcio indossava un’altra maglia.

"Se Lei si riferisce a Totti, è stato un giocatore con una carriera immensa, una figura amata nel mondo del calcio e si merita e si è guadagnato il titolo di Gladiatore. L’AS Roma è una squadra di successo gestita molto bene che da un grande contributo alla comunità, su questo non c’è dubbio. Ma Totti e Massimo non sono la stessa cosa".