MASSIMILIANO MARIOTTI
Cronaca

Zone 30 ad Ascoli: la rivoluzione parte da piazza Immacolata

L’introduzione della nuova misura per incentivare la mobilità dolce, migliorare l’ambiente e anche fare attività fisica: al via con il quartiere di Porta Maggiore e i suoi diecimila abitanti

Piazza dell'Immacolata: parte da qui la rivoluzione 30 di Ascoli

Piazza dell'Immacolata: parte da qui la rivoluzione 30 di Ascoli

Il progetto pensato dall’Arengo sarà sviluppato grazie alle risorse destinate per le ciclovie urbane. Fortemente voluto dal sindaco Marco Fioravanti e dall’assessore Gianni Silvestri, a fornire un prezioso contributo è stato anche il dirigente Maurizio Piccioni. All’interno del piano è prevista la realizzazione di ciclostazioni ed interventi volti garantire la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina. Cosa che, appunto, avverrà l’introduzione delle zone 30 nel quartiere di Porta Maggiore (10.110 abitanti) e poi nella altre zone della città.

La scelta è caduta qui proprio per la presenza di 9 istituti scolastici superiori. Ciascuno di loro per la realizzazione delle rastrelliere, non ancorate al suolo, destinate ad accogliere le bici potrà beneficiare di una donazione da parte del comune. Le risorse ottenute, ovvero esattamente 199.984.07 euro, saranno destinate alla progettazione e alla realizzazione di ciclostazioni ed interventi concernenti la sicurezza della circolazione cittadina, quali l’ampliamento della rete ciclabile e l’introduzione di corsie ciclabili.

Tutto sarà effettuato in stretta connessione con i relativi aspetti urbani per la mobilità sostenibile (Pums) e i piani urbani della mobilità ciclistica denominati Biciplan per far fronte all’incremento elevato della medesima mobilità. L’amministrazione comunale ha avviato le attività finalizzate allo sviluppo del Biciplan nel dicembre 2021 e il tutto ha poi portato all’approvazione del piano con la nota delibera di giunta n. 415 del 13 dicembre 2022.

Il percorso condiviso successivo è stato poi basato sul quadro conoscitivo presente e su una campagna di ascolto rivolta agli stakeholder. Il prodotto finale così è stato il risultato di un piano strategico che guarda al medio-lungo termine e finalizzato ad attuare obiettivi definiti da diverse tipologie di azioni. Qui in primis si è guardato alla possibilità di favorire il miglioramento della qualità della vita sotto gli aspetti della sicurezza, della praticità e del miglioramento urbano.

In secondo luogo le attenzioni si sono focalizzate nel migliorare anche l’accessibilità scolastica. Infine attraverso tali linee si è pensato anche a favorire un potenziamento del settore turistico con un focus particolare rivolto al turismo sostenibile e ciclabile. Come stabilito dalle direttive ministeriali anche l’Arengo provvederà alla realizzazione di percorsi ciclabili di connessione tra le aree industriali o commerciali, le zone scolastiche e quelle densamente più abitate della città.

Il quadro complessivo verrà completato con la presenza di ciclovie urbane, attraversamenti ciclopedonali protetti e l’adeguamento ciclabile degli attraversamenti già presenti. Le ciclostazioni presenti all’interno delle scuole vedranno l’allestimento di 10 punti di sosta per 21 biciclette in ogni istituto superiore del territorio comunale. A ciò si aggiungerà una ciclostazione di interscambio bici-treno attrezzata alla stazione di Castel di Lama dotata di alcuni servizi messi a disposizione del ciclista.