Ascoli Piceno, 25 luglio 2024 – Le zone 30 cominciano a spuntare come funghi in giro per l’Italia, e i frutti di queste limitazioni sembrano cominciare a farsi vedere. Bologna dopo le aspre polemiche pubblica i dati dei primi sei mesi del 2024 dall’attuazione dei limiti e i risultati sono evidenti. Si segnala un miglioramento di diversi indicatori soprattutto riguardanti i incidenti stradali e traffico. Nel periodo di riferimento la Polizia locale di Bologna ha rilevato infatti 157 incidenti in meno: 1.299 rispetto ai 1.456 di media del 2022-2023, e segna così una riduzione dell’11%.
Diminuzioni anche nei casi degli incidenti mortali: sono state 5 le persone morte rispetto alla media di 7,5 del periodo precedente, quindi segnando una riduzione del 33%. Ad Ascoli la situazione comincia a muoversi. La zona inizierebbe dall’incrocio tra viale Treviri e la Circonvallazione nord, e da lì si diramano le due braccia: una che supera il fiume Tronto e arriva in via San Serafino da Montegranaro, e una che invece taglia il centro storico e arriva nella piazza di Cecco d’Ascoli, all’incrocio con corso di Sotto e via Dino Angelini. La zona 30 del centro, che si accompagna spesso a Ztl, arriva fino a piazza Arringo, dove però si interrompe. La parte extra fiume invece, continua su via Adriano Rigantè, e gira su viale Marcello Federici proseguendo fino allo stadio Cino e Lillo e Del Duca. Altre sporadiche zone vengono segnalate in giro per la città, come il ponte di Solestà e il ponte Nuovo, via Umbria, via Loreto, via Erasmo Mari, san Filippo, via Perugia, via Foligno. Dal ponte di San Filippo, un’altra grande zona 30 arriva a Monticelli, in viale dei Platani, fino all’imbocco per largo delle Querce. Si tratterebbe di un’attuazione molto vicina dunque, secondo le parole dell’assessore all’Urbanistica, Gianni Silvestri. "Stiamo monitorando l’iniziativa per capire come attuarla al meglio, e in quale zone, a livello di tempistiche parliamo indicativamente del periodo tra fine estate e l’autunno".
Assessore, a livello di aree, pensate di ampliare l’iniziativa?
"Stiamo monitorando l’iniziativa di questo che è un progetto pilota. Nello specifico ci stiamo soffermando sulla zona di Porta maggiore, perché l’idea è rendere le zone dove circolano più bambini sempre più protette. Dunque, facciamo questo discorso dove c’è un’alta concentrazione di scuole, dove maggiormente ci sono i ragazzi, anche per rispondere ad una questione educativa. Ora dobbiamo ancora monitorare, e poi ci sarà l’ incontro".
Di che incontro si tratta?
"Probabilmente la prossima settimana, io, il sindaco vedremo chi ha avuto incarico di seguire il progetto".
A livello di area, cambierà qualcosa?
"Presto per dirlo, ci concentreremo nelle zone interne del quartiere, dove ci sono le scuole e le aree verdi. Essendo un progetto pilota dobbiamo anche tenere in considerazione come lo recepirà la cittadinanza".