VALERIO ROSA
Cronaca

Wang: le vere olive ascolane. Il negozio fa infuriare tutti. Ma è un set cinematografico

La scritta in piazza del Popolo, Primo Valenti ci ride su: "Vedete cosa succede se non si tutelano le nostre eccellenze gastronomiche?"

Wang: le vere olive ascolane. Il negozio fa infuriare tutti. Ma è un set cinematografico

Wang: le vere olive ascolane. Il negozio fa infuriare tutti. Ma è un set cinematografico

Ascoli, 19 settembre 2023 – Cittadini ascolani imbufaliti, commercianti sul piede di guerra, decine di turisti incuriositi. È stato un lunedì mattina incredibile quello vissuto da chi si è trovato a passare in Piazza del Popolo. Sotto le logge vicino ai locali ex Standa e a due passi dallo storico Caffè Meletti, sulla vetrina del negozio che fino a sabato sera ospitava una pizzeria al taglio, è comparsa una nuova insegna luminosa. Niente di strano, si dirà. Vero se sull’insegna non fosse stata riportata la scritta: ‘Olive Wang – Le vere olive ascolane’ take away, con una scritta in cinese che tradotta significa ‘Ristorante tradizionale’. Più in piccolo un numero di cellulare con dodici cifre che doveva insospettire. Ma chi lo ha visto il numero? Prontamente sono scattate le telefonate d’allarme al sindaco Marco Fioravanti, all’ufficio commercio, ai vigili urbani, ai carabinieri. Un allarme generale per capire chi aveva avuto il ‘coraggio barbaro’ di autorizzare questo nel Salotto di Ascoli. Scioccati i venditori di olive fritte di Piazza del Popolo: 180 gradi e Mr Zocca di Benito Mistichelli.

Increduli tutti gli altri esercenti impossibilitati a credere che nel cuore di Ascoli sarebbero state vendute olive fritte cinesi. Solo Primo Valenti era lì in un angolo a godersi la scena rimanendo impassibile. Il presidente del Consorzio di Tutela dell’Oliva Ascolana Dop del Piceno, guardava sornione tutte quelle persone accalcate davanti alla vetrina dalla parte opposta del suo ‘Lorenz Cafè’ in Piazza del Popolo. "Vedete cosa succede se non si tutelano le nostre eccellenze gastronomiche, le nostre speciali olive fritte all’ascolana – ha dichiarato –. Poi è inutile gridare allo scandalo e chiederne la chiusura. Per fortuna si tratta solo della costruzione di una scenografia per un set cinematografico. Un cortometraggio che parlerà proprio delle olive ascolane e che stanno girando in città. Spero davvero però che questo piccolo allarme servirà a svegliare le coscienze degli ascolani. Questa è una messa in scena ma non è detto che tra qualche anno non possa diventare realtà e sarebbe un danno di immagine per tutta la città di Ascoli". Zè Migliori ha invece faticato a far stare calmi i suoi clienti: "State tranquilli, è una fiction" si è apprestato a rassicurare chi chiedeva spiegazioni. Insomma, allarme prontamente rientrato ma lezione sicuramente servita. Di certo la lenta ma inesorabile avanzata delle attività commerciali estere prima o poi invaderà anche il centro di Ascoli e questo è un dato su cui occorre fare una profonda riflessione. Stavolta si è trattato solo della scena di un film, ma non è difficile immaginare che prima o poi qualcuno proverà davvero a mettere una insegna di questo tipo in Piazza del Popolo.