Ascoli, 11 maggio 2023 – Ritornano i voucher e con loro i possibili utilizzatori nel settore turistico. "E’ uno strumento mai utilizzato – afferma Nicola Mozzoni presidente degli albergatori della Riviera Adriatica e titolare dell’hotel Relax –. Noi facciamo contratti stagionali e qualora vi fossero eventi straordinari attiviamo i contratti a chiamata. Usiamo contratti standard ed è giusto che sia così. Spero che questa nuova legge non trascuri il lavoratore che deve essere tutelato a livello di contributi e di ambiente di lavoro, poiché lo garantisce di più. In occasione di un picco di prenotazione il voucher potrebbe aiutare, ma ci sono altri strumenti. Preferiamo usare il lavoratore a chiamata".
Per il presidente provinciale della Fipe Confcommercio (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), Daniele Fabiani, titolare del ristorante Vittoria di Ascoli si tratta, invece, di uno strumento utile perché concede una certa flessibilità. "Va propriamente utilizzato senza sfruttarlo – afferma Fabiani – perché permette in poco tempo di trovare un collaboratore messo in regola, soprattutto adesso che si fatica a trovare personale. Ci sono colleghi che faticano a riaprire il locale. Facciamo colloqui, offriamo contratti regolari con le 14esima mensilità, il Tfr e quant’altro previsto, ma non si trova personale. Avere uno strumento in più che permette la flessibilità fa comodo. D’altronde creare difficoltà a chi offre lavoro è un ostacolo agli imprenditori che, tra l’altro, pagano quasi due volte e mezzo di contributi rispetto a quanto mettono in tasca al lavoratore".
Favorevoli anche i concessionari di spiaggia. "Nel fine settimana, se ci dovesse essere bisogno di un potenziamento occasionale di lavoratori, i voucher sono utili – afferma Pietro Aureli presidente di Cupramare balneari –. Se fatto bene è utile. Stando a quanto accaduto in passato potrebbe, però, lasciare margini al ripristino di una gestione furbesca da parte di qualcuno". Anche Giuseppe Ricci, presidente dei concessionari di spiaggia aderenti all’Itb Italia la vede cosi. "Abbiamo il personale fisso per tutta la stagione, poi possono esserci punte di lavoro il sabato, la domenica, a ferragosto, quando c’è bisogno di più persone per qualche ora, che possono migliorare l’offerta di servizi ai bagnanti. In questi casi il voucher va benissimo. Il problema è che non si trova un pensionato, un giovane studente, un disoccupato che voglia impegnarsi. Per le imprese nel nostro settore avere personale aggiuntivo nei momenti di necessità è utile". Secondo quanto previsto dalla Manovra 2023, i voucher lavoro saranno utilizzabili anche dalle attività agricole di carattere stagionale. Potranno utilizzarli per un periodo non superiore a 45 giorni, indipendentemente dall’età e dalla condizione.
"Come cantina non li utilizziamo poiché preferiamo il contratto a giornata – afferma il presidente della Cantina sociale Colli Ripani, Giovanni Traini –. Anche i nostri soci lo hanno utilizzato molto poco in passato, anche perché non ci sono persone disposte a fare la potatura delle vigne, degli uliveti, la raccolta di uva e olive e così via. Lavoro che non vuole fare più nessuno. Comunque adesso è ancora presto per capire se la nuova formula rende i voucher più attrattivi".