EMIDIO LATTANZI
Cronaca

Via Saffi, lo stabile abbandonato diventa centro del terzo settore

Nuova vita per la fatiscente e abbandonata vecchia struttura di via Saffi, a San Benedetto del Tronto. Nei prossimi mesi,...

Nuova vita per la fatiscente e abbandonata vecchia struttura di via Saffi, a San Benedetto del Tronto. Nei prossimi mesi,...

Nuova vita per la fatiscente e abbandonata vecchia struttura di via Saffi, a San Benedetto del Tronto. Nei prossimi mesi,...

Nuova vita per la fatiscente e abbandonata vecchia struttura di via Saffi, a San Benedetto del Tronto. Nei prossimi mesi, quell’edificio dimenticato da anni diventerà un punto nevralgico del terzo settore in Riviera, con spazi dedicati a progetti sociali fondamentali per il territorio. Nei giorni scorsi si è conclusa una fase fondamentale del percorso: lo sgombero. Un’operazione tutt’altro che semplice, come ha confermato l’assessore ai Lavori pubblici Tonino Capriotti. "Probabilmente c’erano delle persone che andavano lì a cercare un rifugio che in alcuni periodi si sono evidentemente piazzate lì dentro e hanno lasciato rifiuti di ogni genere. Purtroppo quello che si sono trovati di fronte le persone che hanno proceduto allo sgombero è stato davvero critico. Ad ogni modo quella fase ce la siamo lasciati alle spalle. Ora si inizia con i lavori veri e propri". Le stanze erano colme di oggetti, materassi, cartoni, scarti di ogni tipo. Un quadro di abbandono estremo e preoccupante, ma finalmente superato. L’edificio, ora svuotato, si prepara a essere completamente trasformato grazie a un investimento complessivo di oltre un milione di euro. Il progetto, promosso dall’assessorato alle Politiche sociali guidato da Andrea Sanguigni e fortemente sostenuto dall’Ambito Territoriale Sociale 21, prevede due principali interventi. Il primo riguarda l’area del "Dopo di noi", con alloggi destinati a persone con disabilità che vivranno in un contesto di cohousing. Il secondo sarà una zona di pronta accoglienza per persone indigenti, con spazi dedicati a colloqui, servizi igienici e un magazzino per la distribuzione di beni. Al piano terra verranno realizzati gli ambienti per l’accoglienza. Al piano superiore, invece, sorgeranno dieci alloggi attrezzati, cinque per persone con disabilità psichica e cinque per disabilità motoria. Il costo dell’intervento sarà coperto in parte da fondi comunali (300.000 euro) e in parte da finanziamenti PNRR, destinati a sostenere percorsi di autonomia e lotta alla povertà estrema. Per il primo lotto saranno impiegati circa 250.000 euro, mentre il resto della somma coprirà la seconda parte dell’intervento.

Emidio Lattanzi