PEPPE ERCOLI
Cronaca

Vaccini buttati e steroidi: il dottor Partemi di Ascoli a processo

Il professionista 61enne è accusato di aver finto di inoculare il siero a 35 pazienti. Nel suo studio i Nas trovarono farmaci vietati in arrivo dalla Moldavia

I Nas al lavoro nello studio del dottor Partemi

I Nas al lavoro nello studio del dottor Partemi

Ascoli Piceno, 20 novembre 2024 – E’ fissato per il prossimo 11 dicembre l’inizio del processo a carico del dottor Ido Partemi, al centro di un’indagine dei carabinieri del Nas coordinata dalla Procura di Fermo per aver attestato falsamente la somministrazione di vaccini anti Covid. Per questa vicenda, collocata fra settembre 2021 e il 10 febbraio 2022, Partemi deve rispondere di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, peculato e truffa. A questo procedimento la magistratura fermana ha riunito un’altra inchiesta riguardante il 61enne medico di Grottammare, per le ipotesi di reato di tentata cessione di medicinali di provenienza estera non autorizzati in Italia, truffa e detenzione di metadone ad azione stupefacente.

Partemi finì agli arresti domiciliari il 10 febbraio 2022 per l’inchiesta riguardante le vaccinazioni anti Covid. Il sostituto procuratore di Fermo Eugenia Sinigallia, attraverso le indagini dei carabinieri del Nas di Ancona supportati dai colleghi della provincia di Ascoli che effettuarono perquisizioni e sequestri, ha ricostruito un’attività che per la magistratura era volta a soddisfare la richiesta di persone che volevano ottenere il Green Pass senza sottoporsi realmente alla vaccinazione anti Covid 19, all’epoca obbligatoria per ottenere il documento che permetteva di svolgere determinate attività, altrimenti precluse. Partemi avrebbe attestato la vaccinazione, per l’accusa mai avvenuta, a soggetti che arrivavano a Grottammare da Martinsicuro, Verona, Roma, Roseto degli Abruzzi, San Benedetto, Tortoreto, Corropoli, Acquaviva, Civitanova, Malta, Varese, Porto San Giorgio, Montegranaro, Colonnella, Napoli.

A questi soggetti, in tutto 35, il dottor Partemi avrebbe dovuto inoculare il vaccino ma, secondo l’impianto accusatorio della Procura di Fermo, non lo avrebbe fatto, disperdendo le dosi che aveva prelevato presso il Centro Vaccinale di San Benedetto. All’Asur comunicava comunque di aver effettuato le vaccinazioni, garantendosi quindi il previsto compenso economico. Il secondo procedimento che riguarda il medico originario di Ascoli fa riferimento alla tentata cessione di medicinali di provenienza estera (Moldavia), non autorizzati in Italia; reato ‘tentato’ poiché il 10 febbraio 2022 intervennero i carabinieri del Nas nel suo ambulatorio, nell’ambito delle indagini sul vaccino anti Covid e sequestrarono confezioni di steroidi anabolizzanti sintetici e altre a base di testosterone che, secondo l’accusa, Partemi era intenzionato a mettere in commercio. Per la magistratura il medico avrebbe effettuato false prescrizioni ai propri pazienti di determinate categorie di farmaci (tutti a carico del Servizio sanitario nazionale). L’Ast di Ascoli registrò un incremento delle prescrizioni fino al 359% da un anno all’altro. Partemi è difeso dagli avvocati Francesco Voltattorni e Otello Bagalini. Sono parte civile il ministero della Salute e la Regione assistiti dall’avvocato Paolo Massicci.