MARISA COLIBAZZI
Cronaca

"Uno spettacolo rock E ce ne sarà per tutti"

Nevio Russo stasera all’ex. Serafini di Porto Sant’Elpidio. "Sono dalla parte di chi. non ha voce e della gente"

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di Marisa Colibazzi

Per la chiusura della tre giorni del Blu Summer Festival a Porto Sant’Elpidio, dopo i Nomadi e Arisa, stasera (alle ore 21, ingresso libero) sul palco allestito all’ex Serafini sale Nevio Russo. ‘Per dare voce a chi voce non ha. Nevio Russo in tour con la voce del popolo’ è il titolo di un concerto impegnativo anziché no, fatto di nuove canzoni di un artista (è anche autore, manager, protagonista a tutto tondo nel mondo della musica) che ha grinta ed entusiasmo da vendere e che dopo 20 anni, dopo aver lavorato dietro le quinte con grandi artisti, torna sul palco con un progetto al quale ha lavorato negli ultimi 5 anni, affrontando tematiche scomode. "E’ uno spettacolo molto cattivo, energetico, rock. E ce ne sarà per tutti - avverte - non farò sconti a nessuno, su nessun argomento".

Che significa che ‘ce n’è per tutti’?

"Ho notato che nell’ambiente musicale, non si canta la rabbia della gente. Io sono dalla parte di chi non ha voce, parlo di debito pubblico, banche, lavoro, pensioni d’oro, ambiente, decoro e tanto altro. Non salvo neanche il mondo dello spettacolo". Nessuna voglia di guardarsi indietro agli inizi della sua carriera. Le canzoni di oggi sono distanti anni luce da quello che era.

"Voglio parlare del presente in un concerto che è all’avanguardia. Ho sentito la necessità di ritornare, di mettere a frutto la mia esperienza per dire quello che altri hanno paura di dire. Una mia canzone dice ‘il passato è da scordare, il presente è da lottare, questa vita ci appartiene sia nel male che e nel bene, ma l’ipocrisia ha il sopravvento, l’amicizia non è più vera’".

Ha lavorato a questo progetto per 5 anni, pandemia compresa. Com’è stato?.

"Stavo registrando questo album live e sono dovuto scappare da Milano, altrimenti avrei dovuto fare la quarantena lassù. Ma, devo dire che questa esperienza calata nelle mie canzoni mi mancava. Ho scritto: ‘Parliamo dell’ambiente, parliamo del tesoro, di tutto è un gran casino ma il conto eccolo qua. La natura si ribella, il conto è assai salato, siamo tutti denunciati, ma specie quelli là (il governo). Ci sentiamo forti, ci sentiamo grandi e onnipotenti, ma poi non è così: un virus silenzioso ci fatto tanto male, ci ha messi tutti in riga e ci fa capire che è così che l’Italia va nel dolore, ma presto tornerà sempre più forte ma poco più umanità".

Sul palco, insieme con Russo una band, i MotelNoir, che vanta uno dei migliori chitarristi italiani Nik Castaldi "la mano magica della chitarra".