Undici comuni dei monti Sibillini, sia piceni che fermani, alzano la voce e chiedono alla Regione e all’Anas di intervenire, al più presto, per risolvere quei problemi legati alla viabilità che stanno penalizzando l’entroterra. La protesta, unanime, arriva dai sindaci di Comunanza, Force, Amandola, Montelparo, Montedinove, Montemonaco, Montefortino, Rotella, Santa Vittoria in Matenano, Smerillo e Montefalcone. I primi cittadini hanno scritto una lettera, inviata al presidente Francesco Acquaroli, all’assessore regionale alla viabilità Francesco Baldelli, al presidente dell’Anas e al commissario per la ricostruzione post sisma Guido Castelli. Nel mirino, principalmente, i lavori che stanno interessando la Val d’Aso, in particolare il tratto in corrispondenza di Ponte Maglio, nel comune di Santa Vittoria in Matenano. Il cantiere ricade nel territorio fermano, ma penalizza anche chi vive nei vicini borghi montani Piceni e quotidianamente è costretto a passarci, soprattutto per motivi di lavoro. "Tale intervento, finanziato a seguito del sisma, è altamente funzionale per il nostro territorio ed era ritenuto dai più ottimisti propedeutico ad un ulteriore investimento che avrebbe accorciato ulteriormente i tempi di percorrenza verso la costa e l’autostrada – si legge nella missiva -. Speranze disattese, queste, da una progettazione durata ben otto anni e da una previsione, da progetto, di 511 giorni solo per la realizzazione del primo tratto. A questo si aggiunge che, da almeno due mesi, i lavori sono inspiegabilmente fermi con l’utilizzo di un sistema con semaforo, che oltretutto è andato in tilt per ben due volte causando disagi e gravi rischi. Ad oggi – proseguono i sindaci -, lo stato di avanzamento dei lavori è del 13 per cento e la data prevista per la fine è maggio 2025: obiettivo chiaramente irrealistico". Quello del tratto di Ponte Maglio, comunque, non è un caso isolato, con i sindaci di Rotella e Montemonaco che hanno più volte lamentato come i lavori dell’Anas, nei rispettivi territori, siano in forte ritardo. "Riteniamo opportuno un confronto – concludono gli undici sindaci nella lettera – per arginare un malessere non più tollerabile". L’area dei Sibillini, peraltro, già da agosto è gravemente penalizzata dalla chiusura della galleria di Croce di Casale. Un intervento, quello in corso sull’infrastruttura, che rende difficilmente raggiungibile sia Comunanza che i borghi limitrofi. La riapertura dovrebbe avvenire a metà dicembre e la speranza di chi vive nella zona montana è che effettivamente la data possa essere rispettata.
Matteo Porfiri