"Superata senza scosse la prima domenica austera". Così titolavano i quotidiani il 3 dicembre 1973, all’indomani della giornata senza auto indetta dal governo Rumor per fronteggiare la crisi energetica. Sono passati 51 anni e il tempo sembra essersi fermato. Allora c’era la guerra del Kippur tra Israele e Paesi arabi, ora un nuovo conflitto devasta il Medio Oriente. Il caro energia si è fatto sentire negli ultimi anni ma l’italiano ’austerità’ ha lasciato i titoli dei quotidiani per fare spazio all’inglese ’austerity’. A complicare ancora più gli scenari c’è però una crisi climatica in atto che giorno dopo giorno si fa sempre più ingombrante. Ecco allora che piccole iniziative come quelle prese dall’amministrazione comunale ascolana sono sempre bene accette. Manovre ’da sinistra’ in una giunta di destra, che culmineranno il 13 ottobre nella prima domenica senza auto (anche se per mezza giornata) in centro.
Il cambio culturale necessario è profondo e di sicuro incentivare pedoni e ciclisti in un mondo iper motorizzato è rischioso e troppo spesso infruttuoso. Ma c’è una sorta di coraggio nei tanti che ogni giorno salgono su una bicicletta per andare al lavoro, a fare spesa o semplicemente la usano per non prendere l’auto. Spostamenti giustamente premiati dalla Fiab-Amici della bicicletta con un buono colazione. Ci vuole coraggio, tra cantieri e strade disastrate, con pochi tratti di ciclabile disponibili. Ma sono coraggiosi anche i tanti pedoni, di sicuro meno esposti agli insulti dei ciclisti ma forse più fragili, specie nelle zone periferiche. E le cronache ci raccontano troppo spesso di incidenti, con persone travolte da auto mentre attraversano le strade. "La sostenibilità rappresenta una delle grandi sfide del futuro per le nostre città – avevano detto il sindaco Marco Fioravanti e l’assessore Attilio Lattanzi in fase di presentazione dell’iniziativa –, a tutti i livelli. Come amministrazione da anni portiamo avanti il progetto Ascoli green che si sostanzia anche in azioni volte a favorire una mobilità sempre più sostenibile. Vogliamo proseguire questo grande cambiamento che è sia infrastrutturale che culturale. L’obiettivo è migliorare la vita dell’intera comunità ascolana".
È ancora troppo difficile però convincere la maggioranza a lasciare l’auto a casa, anche soltanto nei weekend quando da Campo Parignano, Porta Maggiore e Porta Cappuccina raggiungono il centro con le vetture invece di fare una passeggiata di dieci minuti. Di sicuro le rivoluzioni non si fanno in un giorno e servirà tempo. Fa piacere però vedere i tanti ’premiati’ con il buono colazione già ieri mattina. Una minoranza silenziosa che pedalata dopo pedalata sta cercando di scalare il futuro.
Flavio Nardini