I fratelli Alessandro e Francesco Viscione gestiscono l’Oleificio Angelini nato a fine Ottocento, il primo della città di Ascoli situato in pieno centro storico, in una traversa di via Pretoriana. Fin da allora uno dei pilastri fondamentali dell’azienda è stata l’impronta a conduzione familiare al fine di valorizzare al meglio l’olio extra vergine di oliva.
Alessandro e Francesco, come va la molitura?
"Tanta oliva di altissima qualità, ma la resa è bassa perché le piante sono cariche e questo poi naturalmente incide sulla produzione dell’olio. Siamo partiti già il 16 settembre, in netto anticipo rispetto al passato. Considerate che una volta si faceva la raccolta a novembre e rispetto a trent’anni fa siamo un mese e mezzo in anticipo. Forse si sta un po’ esagerando".
Come mai secondo voi?
"L’aspetto principale di raccogliere olive che non sono ancora pienamente mature, è di avere una qualità superiore perché più ricche di polifenoli e producono olio fruttato, amaro e piccante. Soprattutto per l’oliva tenera ascolana che è più grande e quindi più ricca di acqua, ha sicuramente senso lavorarle in anticipo perché la non piena maturazione stimola più i profumi. E poi c’è il fattore delle belle giornate di queste settimane e chi non ha molto tempo ne approfitta visto che adesso si raccoglie soprattutto nei weekend".
Ma non è meglio aspettare un po’ di freddo per farle asciugare un po’ di più?
"Una volta si aspettava il freddo proprio perché così evaporava l’acqua e l’oliva sembrava rendesse di più. In realtà diminuiva il peso e si spendeva meno per la lavorazione in frantoio. E una volta ci si faceva più caso". Quanto costa la molitura?
"Qui 20 euro al quintale e bene o male è nella media del Piceno. Per l’olio siamo rimasti a 14 euro".
v. r.