MASSIMILIANO MARIOTTI
Cronaca

Un pari stretto su ogni fronte. Ascoli e Vis masticano amaro

Il Picchio perde l’ultimo treno per tentare una rincorsa playoff. Per i biancorossi invece un risultato che non consente di raggiungere il Pescara al quarto posto .

Incursione biancorossa in area Picchio ma Raffaelli è bravo a intercettare. Dopo ventitré anni il derby marchigiano finisce 0-0

Incursione biancorossa in area Picchio ma Raffaelli è bravo a intercettare. Dopo ventitré anni il derby marchigiano finisce 0-0

ASCOLI 0 VIS PESARO 0

ASCOLI (3-5-1-1) Raffaelli; Alagna, Piermarini, D’Amore; Adjapong (dal 36’ s.t. Silipo), Baldassin (dal 36’ s.t. Maurizii), Odjer (dal 15’ s.t. Bando), Varone, Marsura; D’Uffizi (dal 39’ p.t. Ciabuschi); Tremolada (dal 36’ s.t. Corazza). Panchina: Livieri, Zagaglia, Curado, Bertini, Cosimi, Maiga Silvestri, Toma, Caucci, Gagliardi. All. Di Carlo

VIS PESARO (3-4-1-2) Vukovic; Palomba (dal 39’ s.t. Di Renzo), Coppola, Zoia; Ceccacci (dal 26’ s.t. Peixoto), Paganini, Pucciarelli (dal 39’ s.t. Raychev), Tavernaro (dal 20’ s.t. Orellana); Di Paola; Nicastro, Okoro (dal 39’ s.t. Lari). Panchina: Pozzi, Mariani, Tonucci, Neri, Schiavon. All. Gennari (Stellone squalificato)

Arbitro: Di Francesco di Ostia Lido Marcatori: nessuno

Note – 5.087 spettatori (2.614 paganti, di cui 270 ospiti, 2.473 abbonati), incasso complessivo di 29.662 euro. Ammoniti D’Uffizi, Ciabuschi per l’Ascoli, Paganini, Coppola, Nicastro per la Vis Pesaro. Tiri in porta 2-3. Tiri fuori 4-3. In fuorigioco 1-2. Angoli 3-6. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.

L’Ascoli perde l’ultimissimo treno per tentare un’eventuale disperata rincorsa playoff e ora si dovrà concentrare solo nel chiudere la pratica salvezza. La Vis Pesaro invece porta a casa un pareggio stretto che non consente di raggiungere il Pescara al quarto posto in attesa del recupero degli abruzzesi con l’Arezzo. Ventitré anni dopo al Del Duca il derby marchigiano termina 0-0 senza grandi emozioni.

Le due contendenti chiudono il duello senza infamia e senza lode accontentandosi reciprocamente di un punto a testa. Le occasioni migliori capitano ai biancorossi che però peccano di precisione nel momento della verità. In casa Ascoli i problemi legati alle pesanti assenze costringono Di Carlo a partire con un 3-5-1-1 dove Tremolada viene schierato come falso nueve. Sulla panchina della Vis al posto dello squalificato Stellone va il vice Gennari. I biancorossi partono col 4-2-3-1 per imprimere un atteggiamento offensivo maggiore. Seppur storicamente tra le due squadre non ci sia mai stata rivalità, la posta in palio è altissima per entrambe. L’impatto sul match degli ospiti è ottimo. In appena pochi minuti i biancorossi si fanno già vedere dalle parti di Raffelli con il buon destro di Okoro dal limite bloccato dal portiere.

Il pallino del gioco è ben saldo nelle mani della formazione pesarese che domina il campo per tutta la prima parte del confronto. Il Picchio si limita a tentare una serie di improvvise verticalizzazioni che però non sortiscono gli effetti sperati. Sugli spalti, a più riprese nel corso della gara, i tifosi bianconeri tornare a protestare duramente nei confronti dell’attuale proprietà. La prima vera occasione del match capita a Di Paola che calcia forte da buona posizione ma trova i pugni di Raffaelli. In chiusura di primo tempo la Vis Pesaro reclama un rigore per un contatto tra Adjapong e Zoia.

L’arbitro Di Francesco lascia giocare sotto le proteste dei biancorossi. Nella ripresa la Vis sembra patire un po’ di stanchezza e questo vede gli uomini di Stellone abbassare il proprio baricentro. Il Picchio così può respirare e guadagnare metri, ma davanti i pericoli sono pari a zero. Per provare a calciare verso la porta servono gli inserimenti da dietro. Al quarto della ripresa si ferma Odjer: inevitabile cambio con Bando. Le squadre di allungano e questo crea gli spazi giusti per consentire alle due contendenti di colpire. Tavernaro si divora il gol del vantaggio. La risposta dell’Ascoli è di Varone che calcia a lato con lo specchio aperto. Nel finale c’è spazio per il rientro di Corazza, ma il centravanti non sa più segnare. Il pareggio così diventa inevitabile.

Massimiliano Mariotti