Turisti, stagione in passivo dopo i successi del 2023

Camere libere e parcheggi vuoti, Nespeca di Acot: mentalità sbagliata

Turisti, stagione in passivo dopo i successi del 2023

Bagnanti a San Benedetto

E’ presto per tracciare un bilancio, ma la sensazione di un crollo di presenze turistiche sulla Riviera delle palme è sulla bocca di tutti gli operatori del settore: albergatori e concessionari di spiaggia. Prima dell’inizio della stagione ricordiamo le dichiarazioni ottimistiche dei balneari e degli operatori della ricezione. Solo il meteo avrebbe potuto cambiare i pronostici, meteo che si è dimostrato fin troppo clemente, ma i vacanzieri non si sono visti ed hanno lasciato qualche camera libera negli hotel perfino nel periodo di ferragosto. Anche chi non è del mestiere nota la flessione misurandola dai posti macchina liberi sui lungomare e nei parcheggi degli hotel. "San Benedetto torna regina del turismo marchigiano con 110.764 arrivi nel periodo compreso tra giugno e agosto 2022. Si tratta di un primato, con Senigallia che insegue con 107.046". Questi erano i titoli di tutti i giornali, ma quest’anno le cose sembrano essere cambiate. San Benedetto aveva mantenuto i numeri del 2021, ma già si intravvedeva una flessione rispetto al 2019. Quest’anno, come già accaduto la precedente stagione, Senigallia sembra essere lanciata verso importanti traguardi. Il successo, secondo il sindaco Olivetti, va cercato in un insieme di fattori che vanno oltre il turismo balneare, poiché a Senigallia si vive un’esperienza e non una semplice vacanza. Negli ultimi anni il modo di fare turismo è cambiato ed i vacanzieri vogliono vivere emozioni. Vi è però un altro fattore importante, gli investimenti fatti per la promozione della città e del suo territorio, con i principali eventi trasmessi in diretta su radio e televisioni. Insomma eventi che incuriosiscono i clienti. Ha poi ricordato come i turisti non vengono più al mare per un mese come gli anni ’80 – ’90, per cui bisogna adattarsi alle loro esigenze. Senigallia ha investito nella promozione oltre un milione di euro e tutti ben spesi.

"C’è un grave problema culturale a San Benedetto, che coinvolge anche la classe dirigente – spiega l’ingegner Paolo Nespeca, vice presidente di Acot (associazione cuprense operatori turistici), che ha diversi associati anche nelle località costiere confinanti –. Un grave problema per tutto il territorio e per la provincia di Ascoli a livello turistico e sanitario". La mucillagine nel momento più delicato della stagione estiva, l’incendio degli ombrelloni con la scritta ’Piceno’ derubricata ad atto vandalico, ma soprattutto la mancanza di coordinamento, costa salato agli operatori e all’economia del territorio.

Marcello Iezzi