Turismo sostenibile con la bioedilizia

Il rifugio escursionistico di Colle Le Cese, a Arquata del Tronto, verrà ricostruito con caratteristiche innovative per accogliere persone con disabilità visiva, seguendo linee guida specifiche. Il progetto, approvato dalla Conferenza regionale, prevede un investimento di 2.550.000 euro e l'utilizzo di materiali eco-sostenibili come il legno.

Turismo sostenibile con la bioedilizia

Turismo sostenibile con la bioedilizia

Bar e sala ristorante, cucina e dispensa, nove camere da letto, scala interna con piattaforma elevatrice e percorsi tattilo-vocali per persone con disabilità visiva mediante un sistema di indicatori tattili a terra integrati con tecnologia elettronica per i messaggi vocali. Sono alcune delle caratteristiche del nuovo rifugio escursionistico di Colle Le Cese, nel territorio montano di Arquata del Tronto, che verrà realizzato dopo la demolizione della vecchia struttura danneggiata dal sisma. Il progetto è stato elaborato sulla base delle "Linee guida per la progettazione dei segnali tattili necessari ai disabili visivi per il superamento delle barriere percettive", redatto dall’Istituto Nazionale per la Mobilità Autonoma di Ciechi e Ipovedenti. "La Conferenza regionale ha dato l’ok al progetto definitivo, per un intervento che vede l’Ufficio Speciale Ricostruzione nelle vesti di soggetto attuatore ed un importo totale di 2.550.000 euro – spiega il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli –. Crediamo molto nelle potenzialità della nostra montagna a livello di turismo: il rilancio passa anche da qui". Il rifugio, di proprietà del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, verrà ricostruito con materiali di bioedilizia. Dopo la valutazione sulle diverse alternative, infatti, si è scelto di optare per una struttura portante in legno in virtù della sua resistenza nel tempo, della sicurezza sismica e antincendio, e dell’ottimo isolamento acustico, nonché per il basso consumo energetico, la sostenibilità ambientale, i contenuti tempi di costruzione e la disassemblabilità. Il progetto manterrà la stessa area di sedime e le dimensioni planivolumetriche dell’esistente su due piani fuori terra più sottotetto praticabile, con fedele ricostruzione dell’aspetto architettonico. Altra particolarità, tre delle camere del primo piano potranno essere utilizzate anche sotto forma di camerata con letti a castello ed i relativi servizi igienici saranno attrezzati di conseguenza.