Turismo, Mozzoni: "Capacità ricettiva scarsa"

Il presidente dell’associazione albergatori ’Riviera delle palme’ commenta la stagione: "Arrivi in calo, giugno e luglio sotto la media"

Turismo, Mozzoni: "Capacità ricettiva scarsa"

Nicola Mozzoni, presidente dell’associazione Albergatori ‘Riviera delle palme’

Arrivi e permanenze in calo, eventi da concordare con gli operatori e campagna da lanciare in anticipo. Sono questi, per Nicola Mozzoni, i punti salienti dell’estate 2024: una stagione caratterizzata da una partenza lenta e dal bisogno, fortemente sentito, di un soggetto che coordini i singoli sforzi per rilanciare la riviera delle palme. Il presidente dell’Associazione Albergatori ‘Riviera delle Palme’ mette in chiaro, soprattutto, che le tempistiche per programmare la bella stagione devono essere del tutto riviste.

Presidente, il periodo estivo sta volgendo al termine. Come lo definirebbe?

"È stata, finora, una stagione anomala. Abbiamo avuto un mese di giugno ben sotto le nostre aspettative, con un calo in termini di afflusso che potrebbe essere anche a doppia cifra. La riduzione c’è stata anche a luglio, ma in questo caso dovrebbe attestarsi attorno al 3 o 4%".

Come vanno lette queste statistiche?

"Il punto è che abbiamo una capacità ricettiva piuttosto scarsa: le strutture sono poche rispetto alla domanda, e quindi se la contrazione è bassa, non vuol dire comunque che questa non sia stata notevole relativamente al numero di hotel in riviera. I dati, insomma, vanno letti correttamente, o rischiamo di sottodimensionare il fenomeno".

Cosa è necessario fare per rimettere in sesto il comparto turistico?

"Dobbiamo sederci e riflettere sul nostro futuro. Devo dire che in comune si stanno muovendo per lanciare la Dmo (Destination Management Organization, nda) per fare rete fra enti, associazioni e imprese, con San Benedetto nel ruolo di soggetto capofila".

Che vantaggi ne trarrebbe la riviera?

"Il fatto è che, con un’organizzazione del genere, potremmo rappresentare una realtà ben più vasta e magari intercettare fondi. Risorse che ad oggi, dalle istituzioni, non arrivano".

Da quale, in particolare?

"La regione, in primis, deve iniziare a sostenerci".

Parliamo degli eventi: quelli di quest’anno sono stati in grado di caratterizzare il nostro territorio?

"Sugli eventi bisogna fare una considerazione più specifica: le manifestazioni non portano numeri interessanti nell’immediato, e non migliorano la stagione in cui si svolgono: semmai possono essere un motivo per tornare a San Benedetto, e quindi riguardano più che altro la stagione successiva".

Quale ha apprezzato?

"Per quest’anno devo dire che la ‘Notte bianco-rosa’ è stata un’iniziativa piacevole, sulla quale si può lavorare ancora. Il punto è che il cartellone degli eventi deve essere pronto con largo anticipo"

E quindi?

"Quindi bisogna iniziare a confrontarsi con l’amministrazione già da settembre, in modo da approntare il programma entro dicembre. Il momento cruciale, per la città, è quello delle prime settimane dell’anno, quando il turista sceglie la meta in cui si recherà. Il periodo, invece, viene generalmente deciso più tardi".

Altri suggerimenti da dare all’amministrazione?

"Ricollegandoci a questo discorso, anche la campagna di marketing va fatta prima, direi a partire da gennaio. Con questo non voglio montare una polemica, ma far capire che, per organizzarsi, occorre iniziare a lavorare sin dalla chiusura di alberghi e chalet".

Giuseppe Di Marco