E’ morto in una pozza di sangue Silvio Amatucci, ascolano di 53 anni. Saranno gli approfondimenti medico legali a stabilire l’origine della violenta ed improvvisa emorragia che lo ha colpito nella mattinata di ieri all’interno dell’abitazione in via Pesaro, a Porta Maggiore, dove viveva insieme all’anziana madre e al fratello Francesco, il primo a prestargli soccorso dopo che la mamma gli ha telefonato per dirgli quanto era avvenuto in casa. Al momento del tragico fatto Amatucci era dunque con la madre, il fratello Francesco era uscito poco prima per andare a svolgere una commissione. Niente lasciava presagire quello che poi purtroppo è accaduto. "Sono uscito di casa che Silvio stava benissimo, non manifestava alcun problema, così come nei giorni scorsi – racconta Francesco Amatucci, molto scosso per la tragica morte del fratello –. Non so cosa sia successo in mia assenza. Mia madre mi ha telefonato e mi ha detto che Silvio non stava bene, che era per terra sanguinante e così sono immediatamente tornato a casa". La scena era terribile; il fratello Silvio non dava segni di vita, steso a terra. C’era tanto sangue. E’ stato chiesto l’intervento dei sanitari del 118 che una volta giunti sul posto hanno tentato di rianimare Silvio Amatucci, ma senza riuscirci, tanto che non hanno potuto far altro che dichiararne il decesso.
La segnalazione di quanto accaduto è giunta alla Questura e nell’appartamento in via Pesaro, teatro della tragedia, si sono in breve portati gli agenti della squadra mobile e i colleghi della polizia scientifica che hanno svolto i primi accertamenti per cercare di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Sembra esclusa l’ipotesi che Silvio Amatucci possa essere rimasto vittima di un’aggressione. "Vicino a lui non c’erano oggetti appuntiti o cose simili, c’era solo tanto sangue – prosegue il fratello Francesco – mi hanno detto che l’emorragia è stata molto violenta. Un’ipotesi è che si sia riaperta una delle due vecchie cicatrici che mio fratello aveva all’inguine, una a destra e una a sinistra, e che l’emorragia sia partita dall’arteria femorale. Dovrebbe comunque essere disposta l’autopsia per chiarire tutto". La salma di Silvio Amatucci è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale Mazzoni a disposizione della Procura che ha aperto un fascicolo. La morte del 53enne ascolano ha suscitato emozione in città, dove era molto conosciuto, così come tutta la sua famiglia, in particolare per la passione per l’Ascoli calcio.
Peppe Ercoli