REDAZIONE ASCOLI

Traviata censurata, Ciabattoni: "Dovevano informarci prima"

Il direttore della Fondazione Rete Lirica delle Marche sulla versione di solo musica per le scuole: "Abbiamo saputo del taglio dell’allestimento solo dopo. E comunque il Ventidio Basso è sold out"

Traviata censurata, Ciabattoni:  "Dovevano informarci prima"

Traviata censurata, Ciabattoni: "Dovevano informarci prima"

E’ ‘sold out’ il teatro Ventidio Basso, per l’anteprima giovani e per lo spettacolo serale dell’opera ‘La Traviata’ di Giuseppe Verdi nel nuovo allestimento di Luca Baracchini in programma, rispettivamente giovedì 16 febbraio alle 17 e sabato 18 febbraio alle 20.30. Ne è felice il presidente della Fondazione Rete lirica delle Marche, l’avvocato ascolano Francesco Ciabattoni, che conferma la versione dell’Arengo sul perché sia stato deciso di proporre alle scuole, per l’anteprima giovani, la sola versione concertistica dell’opera che nell’allestimento del giovane regista vede la protagonista Violetta Valery una transgender. "Dell’allestimento con queste caratteristiche – spiega Ciabattoni – anche noi della Rete lirica lo abbiamo saputo tardi. Quando poi abbiamo letto le recensioni delle rappresentazioni che erano già state fatte al nord Italia dove si evinceva una certa divisione del pubblico, ci siamo sentiti con le amministrazioni comunali di riferimento che successivamente hanno preso, ciascuna, le proprie decisioni in merito. Il Comune di Ascoli ha ritenuto di fare la scelta della sola versione concertistica per le scuole e l’abbiamo rispettata. Noi, come consiglio direttivo – continua Ciabattoni – abbiamo un’altra funzione. C’è poi un direttore che abbiamo demandato per fare le scelte tecniche e di qualità dei titoli". A questo punto, dunque, una domanda sorge spontanea: chi per la Fondazione ha scelto di inserire in cartellone lo spettacolo del regista Baracchini, di assoluta qualità, era a conoscenza del tipo di allestimento? Probabilmente sì, ma evidentemente non ha ritenuto necessario, da un certo punto di vista anche comprensibilmente trattandosi di arte, avvisare le amministrazioni comunali. "Lo spettacolo, comunque, è tutto esaurito, non c’è più nessun posto libero, quindi la cosa ha avuto successo" ironizza Ciabattoni che continua dicendo: "La qualità è elevatissima e su questo non abbiamo dubbi. Il problema è stato solo di conoscenza del taglio che è stato dato all’opera. Taglio che non è solo artistico, ma che in questo caso riguarda anche un po’ i contenuti. Quindi, di fronte ad una scelta, diciamo così, abbastanza delicata, sarebbe stato opportuno dare un’informazione precedentemente all’acquisto dei biglietti in modo tale che ognuno possa essere consapevole del tipo di spettacolo che va a vedere. Ecco perché noi del direttivo ci siamo un po’ preoccupati di informare gli spettatori sulle caratteristiche dell’opera. Tutto qui, niente di particolare. Ognuno poi decide se andare a vederla o meno. E’ un discorso di limpidezza e correttezza che deve esserci con chi acquista il biglietto, con chi spende i soldi e il proprio tempo andando a teatro, e che invece potrebbe anche decidere di fare altre cose. Il rilancio culturale si fa insieme agli spettatori, non si può fare solo con la nostra buona volontà".

Lorenza Cappelli