Crolla una porzione del tetto della Chiesa un’ora prima dell’apertura al pubblico del museo diocesano a Montedinove: bastava davvero una manciata di minuti perché qualcuno si facesse davvero male. Il fatto è accaduto nel pomeriggio di venerdì scorso nella Chiesa di Santa Chiara, sede del museo delle Tombe Picene e del Museo Sistino. Subito dopo sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Ascoli che hanno provveduto ad una verifica statica dell’intera struttura. Nessuna delle opere presenti in loco è stata coinvolta, ma per alcune di esse è stato necessario lo spostamento usando tecniche di derivazione Saf. Ad accorgersi di quanto era accaduto, poco dopo le ore 17, è stata l’operatrice del Museo Sistino che era andata ad aprire la Chiesa per permettere ai visitatori di entare. Un’ora prima una donna che si trovava nelle vicinanze aveva sentito un gran tonfo, un colpo che aveva scambiato per un tuono lontano, invece, con tutta probabilità, era stato proprio il rumore del crollo.
Tra le opere più importanti del museo Sistino esistono in partcolare tre dipinti, due crocefissi uno ligneo del 14esimo secolo e uno d’argento di fine 1300. "Ieri sera – racconta Paola Di Girolami direttrice del Museo – abbiamo accantonato le opere in zona sicura della stessa Chiesa, vicino all’ingresso e adesso individueremo in quale Chiesa di Montedinove sistemare provvisoriamente le opere". Un fatto grave, ma il caso ha voluto che il crollo avvenisse poco prima dell’apertura al pubblico. In attesa di entrare vi era un gruppo di visitatori arrivati dal maceratese. "Dopo i danni subiti dal terremoto esattamente otto anni prima, i lavori di sistemazione del tetto avrebbero dovuto iniziare nel mese di novembre prossimo" ha spiegato il sindaco Antonio Del Duca.
"Si tratta – ha detto ancora Del Duca – di un’ex Chiesa costruita nel ‘500 inglobata all’interno del convento delle Clarisse che nel tempo ha subito vari interventi di ristrutturazione. Fino al 2014 era di proprietà del demanio poi nel 2015, grazie a un intervento di ristrutturazione per ospitare il Museo delle Tombe Picene è diventata di proprietà del Comune. Qualche tempo dopo il terremoto – continua il Primo cittadino - abbiamo scoperto delle macchie di umidità sul tetto che, tra l’altro, danneggiano gli affreschi. Per proteggere l’altare abbiamo realizzato una impalcatura in attesa dei lavori. Abbiamo a disposizione 80 mila euro di fondi del Commissario per il terremoto ed altri 50 mila euro che abbiamo avuto come comune sempre per danni relativi al sisma. Nel giorno della ricorrenza del terremoto, che l’aveva danneggiata, alle 15,53 è avvenuto il crollo".
Marcello Iezzi