Inquinamento lungo il Tesino, il capogruppo di Obiettivi comuni per Offida, Eliano D’Angelo, non ci sta e chiede spiegazioni al sindaco di Offida Luigi Massa. "Sindaco: non accetteremo mai questo suo silenzio. Sono 12 mesi che denunciamo gli sversamenti sul fiume Tesino e lei non si degna di proferire una sola parola. Oggi (ieri ndr) siamo, per l’ennesima volta a documentare ciò che viene sversato dagli scarichi del depuratore di Santa Maria Goretti. Il video non mostra uno scarico incolore e vi assicuriamo che non era neanche inodore come dovrebbe avvenire su ogni impianto di depurazione. L’assessore Peroni dice che state lavorando, che il problema non è di facile soluzione e che se ne occupa direttamente lei. Ci relazioni degli incontri avuti con gli organi competenti, ci tranquillizzi sulla situazione e sulle future attività che questi vorranno mettere in pratica. Cosa ne sarà dell’ecosistema su quel tratto di fiume? Chi garantisce la salubrità delle acque di captazione? Chi tutela le famiglie che vanno a godersi momenti di relax sul litorale Adriatico? Nel mese scorso – prosegue – è stato approvato il bilancio della Ciip di Ascoli, i Sindaci erano deputati alla discussione e approvazione dello stesso previo mandato dei rispettivi consigli comunali. A noi non risulta che sia stato portato all’ordine del giorno del consiglio comunale di Offida. Ha deliberatamente preso una sua posizione? Ha chiesto alla Ciip, proprietaria dell’impianto, garanzie su come risolvere i problemi relativi alla gestione della depurazione delle acque dell’impianto di Santa Maria Goretti? Lei, signor sindaco, è il primo responsabile della salute pubblica, ha mai denunciato questi sversamenti? Noi lo speriamo vivamente, per noi, per i nostri figli e per l’intera comunità Visto il suo silenzio – conclude categorico D’Angelo –, come quello di altre istituzioni, abbiamo pensato di affidare l’incarico ad un avvocato ambientale per venire a capo di questa triste situazione, con lo scopo di far tornare limpide le acque del fiume Tesino".
CronacaTesino, inquinamento e proteste