La devastazione che il maltempo ha fatto e continua a produrre nel nord dell’Italia, purtroppo non serve da monito a chi è preposto a mettere in sicurezza i corsi d’acqua del territorio. Il caso più grave è quello dell’alveo e dell’argine del torrente Tesino fra il ponte dalla statale Adriatica e quello della ferrovia, dove da oltre un anno si è generata un’ansa, importante, di smottamento dell’argine nord in corrispondenza del parco ciclistico "Daniela Calise". Ora la situazione è peggiorata ulteriormente, poiché il letto del torrente si è rialzato notevolmente ed è ricoperto da canneti e arbusti mentre alla foce la barra di ghiaia è sempre più estesa. Una situazione che preoccupa l’amministrazione comunale e la cittadinanza.
Vale ricordare che per queste opere la Regione Marche ha disposto un finanziamento di 4 milioni di euro per il tratto che interessa i comuni di Grottammare, Ripatransone e Offida, ma al momento le autorità interessate non stanno agendo. Il caso era stato segnalato a inizio anno anche dal capogruppo di ’Città Unica’ Lorenzo Vesperini" che in una mozione aveva chiesto un intervento urgente affinché l’Amministrazione comunale intervenisse sugli organi competenti per chiedere la messa in sicurezza dell’argine. "Segnalammo il fenomeno dell’erosione di quel tratto di argine il giorno dopo dell’accadimento e lo abbiamo fatto anche in seguito al Genio Civile Marche sud – afferma il sindaco Alessandro Rocchi –. Dirò di più, lo abbiamo fatto richiedendo un intervento urgentissimo anche di recente, poiché la mancata riparazione di quel tratto di sponda, oltre che a rappresentare un serio pericolo per la zona, frena anche la realizzazione della ciclovia del Tesino che è già finanziata anche per quel tratto". Il rischio è reale, i soldi ci sono, non si capisce cosa aspettano i vertici del Genio Civile.
Marcello Iezzi