ANDREA
Cronaca

Terremoto, ritardi ingiustificabili

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Andrea

Antonini*

Oltre all’emergenza Covid, che vede già reattivi il governatore Acquaroli e l’assessore Saltamartini, c’è una piaga ancora profondamente dolorosa provocata dagli eventi sismici del 2016. I ritardi con cui il sistema politico ha affrontato il dramma terremoto sono ingiustificabili e la parte fragile della nostra regione è stata abbandonata ad un lento e inesorabile spegnimento.

Su 45mila edifici danneggiati nelle Marche solo 1.689 sono stati ricostruiti, un misero il 3,75% sul totale.

Se le mozioni sulla Zona economica speciale presentate in Parlamento del centrodestra avranno il giusto seguito da parte dell’Esecutivo nazionale saranno un’ottima possibilità per eliminare burocrazia e attrarre investimenti.

Dal canto suo, il Governo ha di recente perso l’ennesima grande occasione di rilancio per questa terra, non inserendo l’area del cratere tra quelle beneficiarie degli sgravi fiscali previsti dal ‘Bonus Sud’.

La grande scommessa è realizzare un ripensamento rigenerativo di tutta l’area appenninica che non avrà un futuro senza la ricostruzione di un proprio il tessuto comunitario. Per farlo occorre rendere il territorio appenninico accessibile al turismo e alle imprese, con nuove infrastrutture e collegamenti viari, ma anche attraverso alte tecnologie, a partire dalla banda larga diffusa. L’impegno deve essere subito deciso e ben studiato. Un popolo afflitto non può ancora vergognarsi di come la politica tutta ne abbia rappresentato le legittime speranze.

*consigliere

regionale