Ascoli, 28 marzo 2024 - Il governo corre ai ripari sui rischi di nuovi sforamenti dei conti da parte del Superbonus e dei bonus fiscali ed energetici, ma le conseguenze saranno penalizzanti per la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto del 2016. E’ stata una giornata campale quella di ieri con il commissario straordinario alla ricostruzione che ha seguito la visita del ministro Lollobrigida ad Ascoli intervallando momenti di riflessione a lunghe telefonate, rimandando ogni commento sulla manovra notturna del governo che lo ha spiazzato. "Norme nate in modo scriteriato e che hanno prodotto risultati devastanti per la finanza pubblica", dice senza giri di parole il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
"Qualcuno sorrideva sul mal di pancia – aggiunge –. Confermo che fa malissimo a me a tutti gli italiani". "Il governo ha approvato un decreto in materia di bonus edilizi che elimina ogni tipo di sconto in fattura e cessione del credito per tutte le tipologie che ancora lo prevedevano; abbiamo eliminato – ha detto ancora Giorgetti –, la disposizione della remissione in bonis che avrebbe consentito fino al 15 ottobre le correzioni con il pagamento di minime sanzioni di tutte le comunicazioni già intervenute e previsto per tutte le nuove fattispecie una nuova comunicazione preventiva, quando si inizia il lavoro, in modo da avere un monitoraggio del fenomeno e non solo quando le fattura vengono caricate".
Le misure adottate con il decreto sul superbonus e sui bonus edilizi "sono tese a chiudere definitivamente la eccessiva generosità di una misura che come è noto ha causato gravi effetti sulla finanza pubblica e i cui effetti, definitivamente, potremo contabilizzare tra pochi giorni quando si caricherà la finestra per tutte le fatture e i lavori eseguiti entro il 31 dicembre 2023". "Il fatto che introduciamo norme di monitoraggio – aggiunge Giorgetti – testimonia che queste norme sono nate in modo scriteriato e hanno prodotto risultati devastanti per la finanza pubblica, l’ho detto dall’inizio, continuo a sostenerlo, qualcuno sorrideva sul mal di pancia, confermo che fa malissimo a me a tutti gli italiani". Scompare lo sconto in fattura, arriva dunque la dichiarazione preventiva, vengono bloccate le compensazioni con l’agevolazione Ace (che riguarda le imprese), i crediti vengono prima compensati con le eventuali ‘cartelle’ degli accertamenti fiscali.
E’ infuriato il sindaco di Arquata Michele Franchi. "Da sindaco di uno dei comuni più colpiti del cratere dico che per noi staccare la spina del superbonus equivale a staccare la spina alla rinascita del territorio, che ha vitale bisogno e conta fermamente su quelle agevolazioni. Bisogna considerare, infatti, che i comuni più colpiti, come ad esempio Arquata, Amatrice e Accumoli, fino ad ora non hanno potuto usufruire appieno delle agevolazioni a causa della devastazione del sisma, avendo tutt’oggi alcune porzioni di territorio totalmente inagibili e interdette. Per questi motivi – conclude Franchi - chiediamo un ripensamento da parte del governo, affinché siano reinserite le agevolazioni per il cratere del sisma o almeno per i comuni più colpiti, indicati nel "Testo unico della ricostruzione privata" e in particolare nell’allegato 7 dell’Ordinanza 130".