Una vera e propria rivoluzione, quella che nelle prossime settimane riguarderà i sestieri della Quintana. E’ in fase di conclusione, infatti, l’iter che li porterà a diventare ‘Aps’, ovvero associazioni di promozione sociale, entrando così ufficialmente nel terzo settore. Nei giorni scorsi, a tal proposito, i sei comitati si sono riuniti per approvare lo statuto. Ciò porterà all’abolizione, in termini pratici, degli albi di sestiere. In pratica, come avviene per qualsiasi altra associazione, per diventare soci sarà sufficiente pagare una quota annuale, che probabilmente si aggirerà attorno ai venti euro. Quando ci saranno le elezioni per il rinnovo dei comitati, a dicembre del 2024, potranno recarsi alle urne tutti coloro che abbiano effettuato l’iscrizione entro i tre mesi precedenti. Quindi, rispetto a quanto avviene adesso, cambia praticamente tutto e non sarà obbligatorio essere iscritti all’albo né per candidarsi né per votare, visto che queste liste non esisteranno più. Nel nuovo statuto dei sestieri, fra l’altro, una volta che questi saranno diventati associazioni di promozione sociale, non verrà nemmeno prevista la figura del console. Questa, in altre parole, sarà prevista solo dal regolamento quintanaro, ma non da quelli interni ai sestieri. Entro la fine del mese di novembre, comunque, l’iter dovrebbe completarsi e anche l’ufficio Quintana provvederà a rimettere mano ai vari regolamenti e ai vari statuti. Si tratta di un cambiamento epocale, ma reso obbligatorio dalle nuove riforme. Nel caso in cui ciò non avvenisse, infatti, il Comune non potrebbe più erogare i rispettivi contributi che vengono annualmente destinati proprio ai sestieri. Risorse fondamentali, queste, per consentire lo svolgimento delle due Quintane e di tutti gli altri eventi che fanno da cornice alla rievocazione storica. I sestieri, una volta passati al terzo settore, avranno anche la possibilità di accedere ai bandi pubblici per ottenere risorse, nonché godere della fiscalità agevolata. Inoltre, tra le varie novità, i soci potranno destinare ai rispettivi sestieri il 5x1000.
Intanto, a tre mesi dalla morte di Patrizio Zunica, al sestiere di Porta Solestà non sono state ancora indette le elezioni per il successore del compianto console. Zunica, tra l’altro, proprio ieri avrebbe compiuto gli anni. Il sestiere gialloblù è in attesa di capire come procedere, per tali elezioni, proprio in base al nuovo statuto. Entro fine mese, sicuramente, se ne saprà di più.
Matteo Porfiri