Ascoli, 6 ottobre 2018 - Una prostituta e uno stupratore che avrebbe le ore contatte. Sono i contorni di una vicenda per molti aspetti ancora da chiarire che ha come scenario la Bonifica, strada arcinota come luogo di prostituzione. Sul fatto indagano i carabinieri del Nucleo radiomobile. Tutto è successo nella tarda serata di domenica scorsa, ma la notizia è emersa solo ieri.
La vittima e il carnefice sono entrambi stranieri: lei è romena, di circa 25 anni, lui sarebbe di origini albanesi, sulla trentina. La donna, secondo la ricostruzione, è stata abbordata proprio lungo la strada provinciale Bonifica, dove solitamente si prostituisce, ed è stata portata in un luogo appartato come da copione in questi casi. Ma a quel punto sarebbe stata costretta con la forza a subire un rapporto sessuale non protetto.
La giovane, una volta riuscita a liberarsi, ha chiesto aiuto ai carabinieri e ha denunciato quanto accaduto. In breve tempo sul posto è arrivata una gazzella del nucleo radiomobile dei carabinieri di Ascoli, che adesso stanno appunto cercando di mettere insieme i tasselli del puzzle e soprattutto risalire all’identità dello stupratore. Sul posto è intervenuta anche un’ambulanza del 118 per prestare le cure del caso alla giovane donna, che è stata subito accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale Mazzoni di Ascoli.
Secondo gli elementi che sono emersi, l’uomo si sarebbe avvicinato alla 25enne bordo di un’utilitaria, poi sarebbe andato fino in fondo dopo una serie di minacce. Lo straniero, prima di abbandonarla nel luogo dove si era consumata la violenza, le avrebbe inoltre intimato di non raccontare nulla dell’accaduto. Un episodio che ha suscitato allarme tra le prostitute.
Il fatto mette in luce situazioni sempre più difficile che vengono vissute lungo la strada provinciale Bonifica, soprattutto dai poveri residenti. «La convivenza con le prostitute davanti casa – dichiarano – è sempre più insopportabile, anche per il degrado che si crea e per gli innumerevoli episodi di microcriminalità che si registrano».