"Stop al turismo legato alla gastronomia". La minoranza attacca l’assessore Campanelli

Si fa il punto in commissione: "Non abbiamo avuto un confronto fino ad ora, ma non possiamo legarci unicamente al cibo. Ora includiamo maggiormente la cultura: basta burlesque, le persone preferiscono andare a Fermo per le attività culturali". .

"Stop al turismo legato alla gastronomia". La minoranza attacca l’assessore Campanelli

Mauro Alfonsi e Giuseppe Coccia in commissione turismo, vicino a loro anche l’assessore con delega Politiche per il Turismo, Cinzia Campanelli

Turismo, cultura, sport, cura dell’ambiente: concetti che in riviera dovrebbero andare a braccetto e che invece, per la minoranza, risultano più slegati che mai. È quanto si evince dagli interventi di Annalisa Marchegiani, Luciana Barlocci, Giorgio De Vecchis ed Emanuela Carboni durante la commissione turismo andata in scena ieri sera. Commissione che è servita all’assessora Cinzia Campanelli per illustrare le novità per quel che riguarda la programmazione degli anni a venire. Ma a colpire è stato, piuttosto, il rimbrotto dell’opposizione. "In tre anni – ha detto Barlocci – questa è la prima commissione turismo. Il confronto, su questo tema, è praticamente nullo".

"Non possiamo legare il turismo unicamente al cibo e alle piccole manifestazioni – ha aggiunto Marchegiani – bisogna ascoltare il territorio e includere maggiormente la cultura. Basta burlesque, le persone preferiscono andare a Fermo per le attività culturali". Dal canto suo De Vecchis ha fatto notare che il rilancio del turismo dovrebbe essere strettamente connesso a scelte di carattere ambientale e urbanistico, mentre Carboni ha rimarcato la necessità di ripristinare il decoro in città.

A parlare è stato anche Nicola Mozzoni, che ha fatto capire come finora sia mancata, in ambito turistico, una visione d’insieme. Il presidente di Assoalbergatori ha anche messo in chiaro come sia necessario aumentare, da qui in avanti, il livello degli eventi. "Il nostro obiettivo – ha asserito Campanelli – è sempre stato quello di portare avanti politiche del turismo adeguate a gettare le basi per un percorso che non perdesse mai di vista la sostenibilità e l’accessibilità dell’accoglienza. Altro punto chiave è cercare di rendere la riviera delle palme una destinazione turistica, anziché semplice località, e quindi una realtà in grado di gestire attivamente le dinamiche dei flussi turistici. È in tal senso che stiamo cercando di portare avanti il progetto di Destination Management Organization (Dmo) con il quale sono stati intercettati 150mila euro provenienti dal Fondo unico nazionale del turismo e su cui lavorano sette comuni fra cui Acquaviva, Cupra, Grottammare, Monsampolo, Massignano e Ripatransone, oltre a San Benedetto".

Giuseppe Di Marco