GIUSEPPE ERCOLI
Cronaca

Choc ad Acquasanta: spari al vice sindaco Capriotti. Moglie arrestata, lui in ospedale

Giovanna Pompei accusata di tentato omicidio e lesioni pluriaggravate. L’uomo è stato ferito al braccio dal colpo di una Magnum 357. Secondo la Procura non si sarebbe trattato di un incidente

Il vicesindaco Capriotti è stato ferito a un braccio

Il vicesindaco Capriotti è stato ferito a un braccio

Ascoli, 22 febbraio 2024 – Tentato omicidio e lesioni pluriaggravate. Con queste ipotesi di reato è stata arrestata Giovanna Pompei, accusata dalla Procura di Ascoli di aver sparato al marito, il vice sindaco di Acquasanta Luigi Capriotti, al culmine di una lite sui cui motivi sono in corso indagini.

L’uomo è rimasto ferito fortunatamente in maniera non grave. Il procuratore Umberto Monti ha già chiesto la convalida dell’arresto della donna che avrebbe sparato contro il coniuge con una pistola Magnum 357.

Aggiornamento: Convalidato l’arresto della moglie

Il gravissimo fatto è avvenuto lunedì, ma è stato avvolto da una fitta cortina di riservatezza che solo ieri si è diradata quando da Acquasanta sono iniziate a trapelare notizie che riferivano di un grave episodio che era accaduto in paese. Ad arrestare la donna sono stati i carabinieri che l’hanno posta ai domiciliari. Il marito è stato medicato all’ospedale Mazzoni per una ferita ad un braccio.

Il vice sindaco di Acquasanta è in buone condizioni attualmente, non è in pericolo di vita, anche se la dinamica dell’accaduto ha portato la magistratura ascolana a contestare alla moglie il tentato omicidio, accusa chiaramente molto grave sulla quale oggi si dovrà pronunciare il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Ascoli davanti al quale la donna dovrà comparire per l’udienza di convalida dell’arresto.

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Non si conoscono i motivi precisi dei dissapori fra i coniugi acquasantani e in paese le bocche sono tutte cucite per ovvia e comprensibile riservatezza.

Secondo l’accusa Giovanna Pompei avrebbe sparato in maniera deliberata contro il marito e non si sarebbe quindi trattato di un mero incidente, un colpo partito per sbaglio.

In casa Capriotti l’arma era presente in quanto acquistata dallo stesso vice sindaco che ha un regolare porto d’armi, essendo un cacciatore. Nell’immediatezza del fatto è scattato l’arresto per Giovanna Pompei; nei suoi confronti il procuratore Umberto Monti non ha però disposto la detenzione in carcere, ma ha ritenuto sufficiente porla agli arresti domiciliari, in una abitazione chiaramente diversa da quella del marito Luigi Capriotti.

Stamani la donna potrà difendersi davanti al giudice delle udienze preliminari e spiegare la dinamica dei fatti accaduti lunedì sera ad Acquasanta, riferendo eventualmente al magistrato anche i motivi che l’avrebbero spinta a sparare volontariamente al marito, come sostiene la magistratura. La legge le dà comunque anche possibilità di avvalersi della facoltà di non rispondere. Col suo avvocato stabilirà prima dell’interrogatorio quale strategia difensiva adottare.