"Soccorsi e defibrillatori, fatti enormi passi avanti"

Giovanna Picciotti, direttore del distretto sanitario di Ascoli: "Con l’eliambulanza il paziente in massimo 20 minuti viene trasportato al Trauma Center di Torrette".

"Soccorsi e defibrillatori, fatti enormi passi avanti"

Giovanna Picciotti

Ormai quasi a cadenza quotidiana, ma anche più volte al giorno, si percepisce l’arrivo di eliambulanze. Un sistema di soccorso che negli ultimi anni è stato fortemente implementato dalla sanità regionale come spiega la dottoressa Giovanna Picciotti direttore del distretto sanitario di Ascoli. "L’emergenza era una delle più gravi criticità rilevate a livello ministeriale. Non garantivamo nel 2014 tempi di assistenza adeguati, ma oggi possiamo farlo grazie alle due ambulanze che decollano dall’ospedale regionale di Torrette ad Ancona e prelevano il paziente che al massimo in 20 minuti viene trasportato al Trauma Center, sempre a Torrette. Quindi – sottolinea Picciotti – sull’emergenza abbiamo fatto passi avanti enormi". Nel progetto Aree Interne è previsto l’acquisto di un’ambulanza per la postazione Potes di Offida. "Per fronteggiare le emergenze abbiamo acquistato un defibrillatore per ciascun comune, facendo corsi di formazione per i cittadini sull’utilizzo".

Un’altra scheda del progetto è incentrata sul potenziamento delle attività specialistiche. "Il flusso di assistenza in territorio è rappresentato dai medici di medicina generale e dai medici di continuità assistenziale di notte, sabato e domenica; ma è importante anche la componente specialistica – sottolinea il direttore sanitario di Ascoli - almeno per quelle discipline di più largo uso, come la neurologia, la cardiologia, l’oculistica, l’otorinolaringoiatria, per le quali è disagevole per il cittadino delle aree montane spostarsi ad Ascoli o a San Benedetto per una visita specialistica. Quindi aver acquistato, con questo finanziamento, strumentazione sanitaria all’avanguardia ed aver allestito presso il Poliambulatorio di Offida e al Poliambulatorio di Comunanza ambulatori molto ben attrezzati e con personale specialistico molto motivato, ci ha consentito di avere due case di comunità, una ad Offida, una a Comunanza, in largo anticipo sui tempi previsti anche dalla programmazione nazionale. Un’altra la dobbiamo attivare ad Acquasanta e lì lavoreremo molto sulla telemedicina".

Peppe Ercoli