LORENZO PASTUGLIA
Cronaca

Le sigle animaliste scrivono all'Ast di Ascoli: "Garantire il pronto soccorso veterinario”

La richiesta in una nota congiunta al Servizio veterinario dell'Azienda sanitaria territoriale, ribadendo una richiesta che era stata disattesa nel 2018 e reiterata nel 2020 poco prima dell'arrivo del Covid. Le associazioni: "Viaggi per gli esemplari feriti troppo lunghi e costi rilevanti"

Alcuni cani che giocano al canile di Offida

Alcuni cani che giocano al canile di Offida

Ascoli Piceno, 29 ottobre 2024 — Esternalizzare e garantire con effetto immediato il servizio di pronto soccorso veterinario per cani e gatti. È questo quanto chiede all’At di Ascoli Piceno diverse associazioni animaliste del territorio, in particolare Appa, Enpa, Legambiente, Amico Fedele, Amici di Fido, Lega per La Difesa Del Cane, Lac ed Era Ambiente. “Il servizio di pronto soccorso veterinario, che deve essere garantito immediatamente a cani e gatti feriti e/o malati segnalati dai cittadini deve essere esternalizzato — si legge in una nota congiunta rilasciata insieme dalle varie sigle — ovvero affidato in convenzione a strutture, ambulatori e/o cliniche veterinarie del territorio della provincia di Ascoli Piceno”. Una richiesta “già avanzata nell'ottobre 2018 e reiterata nel 2020 poco prima che esplodesse l'emergenza Covid, e rimasta del tutto inascoltata — hanno ricordato le associazioni — A tali richieste infatti non è mai stata fornita neppure una risposta di rifiuto. Cadute semplicemente nel vuoto”.

Come vengono soccorsi gli animali feriti

Come vuole la prassi, gli animali feriti vengono trasferiti dalla ditta incaricata del loro recupero ad Offida, nel canile multizonale. I cani si trovano così in piccoli box all'aperto, mentre i gatti in gabbie in un minuscolo locale annesso, dove attendono, anche giorni, di essere trasferiti, a seconda della disponibilità del personale, fino alla clinica veterinaria dell'Università di Camerino, a Matelica — ben lontana da Ascoli (due ore d’auto) e da Offida (un'ora e mezza) — per gli esami anche ordinari, come lastre o ecografie e/o qualsiasi intervento diverso dalla semplice sterilizzazione chirurgica.

Le sigle animaliste: "Costi del servizio hanno cifre rilevanti"

Per questo le sigle non ci stanno e hanno deciso di scrivere al Servizio veterinario dell’Ast ascolana:"I costi del servizio organizzato in questo modo dovranno essere accertati, ma è certo che ammontano a cifre rilevanti — dicono ancora le associazioni nel loro comunicato congiunto — oltre al compenso per la ditta incaricata del recupero, alla retribuzione del personale Ast che dovrebbe comunque recarsi immediatamente in Offida per ogni animale ricoverato in regime di pronto soccorso e al pagamento delle prestazioni veterinarie della clinica universitaria di Matelica”. A tutto questo si aggiunge anche “la retribuzione al personale che deve compiere da Ascoli a Matelica e — termina la nota — il ritorno quattro ore di viaggio per trasferire anche un solo animale ed altre quattro per andarlo a riprendere dopo giorni o settimane".