Siccità, stop alle chiusure. La protesta dei sindaci: "La prossima estate divisione equa tra zone"

L’ira di Grottammare e Fermo, la decisione Ciip: riaperture di notte

Siccità, stop alle chiusure. La protesta dei sindaci: "La prossima estate divisione equa tra zone"

L’ira di Grottammare e Fermo, la decisione Ciip: riaperture di notte

Le piogge abbondanti portano buone notizie: oltre all’evidente sollievo dopo mesi di siccità da allarme rosso, anche il ritorno a una pseudo normalità: la Ciip ha infatti deciso di sospendere le chiusure notturne dei serbatoi in diversi comuni delle province di Ascoli e Fermo. Acqua di nuovo disponibile 24 ore su 24 a Montalto, Montedinove, Grottazzolina, nella zona San Girolamo, Girola, San Martino, San Michele, Ete, Ete Caldarette, Salvano a Fermo, ad Ascoli nella frazione di Mozzano, al Pennile, San Salvatore, Poggio di Bretta, Monterocco, Roccafluvione, Venarotta, Castorano (Parco Rimembranza), Grottammare, Massignano (Case Lauri), Contrada Marinuccia e parte alta zona Ascolani a San Benedetto, Comunanza, Force e Montefalcone Appennino. La Ciip si riserva comunque di effettuare eventuali variazioni al programma indicato qualora si verifichino eventi imprevisti e imprevedibili che possano compromettere la disponibilità idrica e non sia possibile garantire una equa distribuzione.

Le chiusure notturne dell’erogazione di acqua durante la stagione estiva aveva indotto proprio ieri i sindaci di Grottammare, Alessandro Rocchi e di Fermo, Paolo Calcinaro, a stilare una lettera congiunta in cui i due primi cittadini chiedevano appunto il cambio di rotta, arrivato un paio d’ore dopo, nella gestione dell’emergenza idrica. "Le chiusure hanno toccato i nostri cittadini quanto il sistema turistico dei nostri comuni, e riteniamo che nella prossima e ormai imminente, elezione degli organi di indirizzo della Ciip un punto focale per chiunque si volesse candidare è proprio questo: come gestire prossime analoghe emergenze? Quali misure o investimenti portare nel frattempo avanti per evitare le situazioni vissute e con quali tempistiche – scrivono i due sindaci –? Chiusure ragionate e disposte a scacchiera affinché il disagio sia spalmato su una popolazione più ampia e quindi più sopportabile. Il sindaco Rocchi ha le idee chiare: "I nuovi vertici Ciip che saranno eletti a primavera, dovranno dire come intendono agire per evitare che si ripeta quanto accaduto a Grottammare. Abbiamo dovuto fare riunioni per cambiare le fasce orarie di chiusura al fine di alleviare i disagi ai cittadini, ai turisti e alle attività. Non può essere più accettato. Ci dobbiamo preparare fin d’ora per una maggiore comunicazione. Noi abbiamo fatto la nostra parte, ma la Ciip deve fare molto di più ragionando e sensibilizzando sul risparmio di acqua". Anche gli operatori, a ogni modo, devono iniziare fin da ora a pensare a piccoli impianti di autoclave, poiché chi ne era dotato non ha subito disagi.

Marcello Iezzi