Sono innumerevoli i tentativi di far entrare in carcere oggetti vietati, ma i controlli sono molto serrati e hanno successo come accaduto recentemente nella casa circondariale di Ascoli dove sono stati rinvenuti due Smartphone all’interno di una sezione di alta sicurezza. Ne dà notizia l’Unione Sindacati della Polizia Penitenziaria esprimendo il proprio apprezzamento nei confronti del personale operante che, con prontezza e professionalità, ha reso possibile questo importante intervento.
Il segretario regionale dell’Uspp Angelo De Fenza sottolinea che "in un contesto come quello delle istituzioni penitenziarie, la presenza di dispositivi mobili rappresenta una seria minaccia alla sicurezza, tanto per la gestione interna che per l’ordine pubblico. Il rinvenimento di questi smartphone, avvenuto solo grazie a un’efficace operazione di controllo, dimostra la competenza e la dedizione degli agenti che quotidianamente affrontano sfide complesse, spesso con mezzi e risorse limitate". Per il sindacato "è inaccettabile che il personale di polizia penitenziaria si trovi ad operare in un ambiente ostile, privo delle adeguate attrezzature e strumenti che possano garantire un’efficace e sicura gestione della detenzione. Le nostre forze, già sottoposte a pressioni senza precedenti, meritano supporto e investimenti adeguati a svolgere il proprio lavoro con la serenità e l’efficacia necessarie".