
Mathieu Coquin
L’Atletico Ascoli è tornato al lavoro. Mister Seccardini sin dal fischio finale della sfida persa in casa contro il Notaresco ha tenuto a colloquio la squadra prima al cerchio di centrocampo, poi negli spogliatoi e poi ieri alla ripresa degli allenamenti. I quattro punti conquistati nelle ultime sette giornate sono davvero troppo pochi e la squadra ha fondamentalmente dilapidato il tesoretto accumulato nel girone di andata. Il 2025 è iniziato male, inutile nascondersi, ma la compagine del patron Graziano Giordani è lì a metà classifica al 7’ posto a sette punti dai playoff e a sette dai playout. Una situazione non certo drammatica ma che ha comunque aperto una ‘minicrisi’ interna che necessita di un cambio di rotta.
Domenica la sfida che attende i bianconeri è di quelle affascinanti, che si preparano da sole. L’Atletico Ascoli sarà di scena allo stadio ‘Gran Sasso d’Italia’ per affrontare L’Aquila seconda forza del campionato. Gli abruzzesi reduci dal successo a Fermo hanno rosicchiato due punti alla capolista Samb fermata in casa dal Fossombrone e pur staccati di dieci punti, vorranno provare fino alla fine l’assalto alla vetta. "Non sono mai andato al Gran Sasso d’Italia – ha ammesso Mister Seccardini – e di certo questa è una sfida affascinante. Noi ci carichiamo sempre quando abbiamo queste partite. Mi aspetto un radicale cambio di rotta".
Intanto, tra le note liete della sfida di domenica scorsa c’è stato il debutto dell’attaccante francese Mathieu Coquin arrivato praticamente da soli due giorni in maglia bianconera dopo aver giocato la prima parte della stagione a Matera. Coquin si è subito messo in mostra per la sua velocità e per le qualità nell’uno contro uno. Un giocatore che sarà molto utile contro le squadra che si chiuderanno in difesa. "È vero - ha concluso il tecnico Seccardini - ha avuto subito un buon impatto, è un giocatore che ‘strappa’ negli ultimi venti metri, ma sa giocare anche contro una difesa schierata, perché ha qualità, ha ritmo e sicuramente ci potrà dare quella imprevedibilità che ci serve".
Valerio Rosa