Il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Ascoli Annalisa Giusti ha emesso un decreto di citazione diretta a giudizio per i quattro ultras ascolani coinvolti nei disordini avvenuti all’esterno dello stadio Del Duca il 10 maggio scorso al termine della partita di calcio Ascoli-Pisa, che ha segnato la retrocessione della squadra bianconera in serie C dopo nove anni. Si tratta di un 29enne, un 35enne, un 21enne e 22enne, tutti residenti in Ascoli per i quali il processo inizierà il 18 settembre prossimo. Sono accusati, in concorso, di resistenza a pubblico ufficiale, lancio di oggetti pericolosi e violazioni della legge 401/89 in materia di violenza durante eventi sportivi, con due di loro aggravati dall’avere violato provvedimenti Daspo. Due degli arrestati erano già soggetti a Daspo; nei loro confronti il questore Giuseppe Simonelli nei giorni scorsi ne ha emesso un altro di 8 anni ciascuno per aver partecipato agli incidenti nonostante i precedenti provvedimenti; gli altri due hanno ricevuto un Daspo di tre anni. I due destinatari del Daspo di 8 anni avranno inoltre l’obbligo di presentarsi per 5 anni presso la Questura di Ascoli 30 minuti dopo l’inizio di ogni partita della squadra bianconera, esclusi gli incontri amichevoli. I quattro imputati sono difesi dagli avvocati Umberto Gramenzi, Alessio De Vecchis e Felice Franchi. Alla loro identificazione la Questura è giunta attraverso le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza dello stadio Del Duca. Uno era stato individuato già la sera stessa degli incidenti. Durante una carica di alleggerimento del reparto mobile di Senigallia nell’indietreggiare è inciampato su uno scooter cadendo a terra. I poliziotti lo hanno raggiunto e bloccato, affidandolo poi alle cure dei sanitari del 118 per medicare alcune escoriazioni leggere. E’ stato poi lasciato andar via per far scendere la tensione che il fatto aveva alimentato nei facinorosi, favorendo quindi il loro deflusso dal piazzale dello stadio dove è andata in scena una vera e propria guerriglia urbana. I poliziotti erano schierati a protezione di dirigenti e giocatori che, insieme agli arbitri, erano asserragliati negli spogliatoi dello stadio e vi sono stati costretti a restare fino a poco prima dell’una di notte. Uno degli ultrà urlò a un poliziotto: "muoviti, vieni qui che ti faccio fuori, sbirro di merda!".
Peppe Ercoli