REDAZIONE ASCOLI

Sant’Emidio: città in festa: "Da lui il regalo più bello"

L’arcivescovo Palmieri: "Il nostro santo fondatore della comunità cristiana". Giornata iniziata con la benedizione e terminata con lo show pirotecnico.

Duomo gremito già dalle prime ore di ieri (. La Bolognese

Duomo gremito già dalle prime ore di ieri (. La Bolognese

Con il tradizionale spettacolo pirotecnico sempre coinvolgente e ricco anche quest’anno di tante novità, si è concluso il ricco programma di festeggiamenti in onore del Santo Patrono della città di Ascoli, Sant’Emidio. Il sempre emozionante ‘sparo’ ha calamitato l’attenzione di migliaia di ascolani e di turisti che hanno affollato il centro storico cittadino. Insomma, il solito grande successo per una giornata che è iniziata prestissimo visto che già alle 5.45 del mattino sono stati tantissimi i fedeli ma anche i turisti che si sono accalcati sul Sagrato della Cattedrale per la benedizione e la consegna delle piante di basilico, simbolo della festività. E poi tutti nella cripta a visitare le spoglie del Vescovo di Treviri protettore dai terremoti. Alle 6 hanno preso il via le confessioni a piazza Arringo nei gazebo, lato Episcopio.

Dopo le Sante Messe per la ’Famiglia degli Emidio’, alle 10 ci si è spostati nella chiesa di Sant’Emidio alle Grotte. Nel frattempo in Piazza Arringo c’è stata la consegna da parte del Sindaco Marco Fioravanti degli omaggi a tutti i cittadini di nome Emidio ed Emidia. Poi alle 11 di nuovo tutti in Cattedrale per il solenne pontificale con Benedizione Papale, presieduto dall’Arcivescovo di Treviri, Stephan Ackermann. Nel pomeriggio alle 18 è stato l’Arcivescovo della Diocesi di Ascoli e San Benedetto, monsignor Gianpiero Palmieri a celebrare la Santa Messa prima della solenne processione in onore di Sant’Emidio per le vie del centro della città. La Cattedrale è rimasta aperta e accessibile sino a dopo la mezzanotte per permettere il pellegrinaggio dei fedeli per la venerazione di Sant’Emidio.

"Il nostro Santo – ha dichiarato l’arcivescovo Palmieri – è considerato il protettore contro i terremoti, non solo ad Ascoli, ma nel mondo intero. Nello stesso tempo, però, Emidio per noi, per il popolo dei Piceni, è ancora più importante, perché è il fondatore della comunità cristiana, colui che ci ha portato il tesoro più bello, il Vangelo e quindi la celebrazione dei Sacramenti del Battesimo e dell’Eucaristia. Il Vangelo, infatti, portato dalla piccola compagnia di Emidio, da lui e dai suoi compagni martiri, ha suscitato nel cuore dei Piceni la fede, la Celebrazione del Mistero Pasquale e il Battesimo, grazie al quale in Cristo noi moriamo e rinasciamo". Prima dei fuochi d’artificio i cittadini hanno potuto assistere al bellissimo spettacolo allestito dalla Fly Communications in Piazza del Popolo, cui è seguito nel Loggiato di Palazzo Arengo, Musiche e balli popolari a cura del gruppo musicale ’I Piceni Pizzicati con il Trio Ortaki’.

Valerio Rosa