Sembra non avere fine, il vespaio di polemiche che ruotano attorno al Piano aziendale sanitario dell’Ast Picena: un documento che ha suscitato durissime critiche da parte della minoranza, impegnata a formulare critiche precise per il futuro sanitario della riviera. E non solo sanitario.
"Sul piano aziendale ci troviamo costretti a registrare la totale assenza di Spazzafumo e della maggioranza – dice Paolo Canducci, in conferenza stampa assieme ad Aurora Bottiglieri - Siamo preoccupati perché ci sembra che la bozza neanche sia stata letta. In ogni caso, abbiamo richiesto un’apposita commissione: se il sindaco e il rappresentante sambenedettese in consiglio regionale non riescono a percepire le possibili conseguenze di questo atto, allora le osservazioni le faremo noi".
Prosegue il capogruppo dei Verdi: "Ci era stato detto che Ascoli e San Benedetto avrebbero avuto due ospedali di primo livello: che fine ha fatto il proposito di fare del nostro nosocomio una struttura per l’emergenza? Sembra che ci ritroveremo, invece, un ospedale con vocazione geriatrica. Inoltre chiediamo maggiore chiarezza sul ripristino dei posti in Medicina d’urgenza".
Temi raccolti dalla rappresentante della lista Pd, Articolo Uno e Nos: "Scompaiono le unità operative dipartimentali semplici di Pediatria, Gastroenterologia e Laboratorio Analisi – afferma la dottoressa - Inoltre nell’atto non compare mai la parola ‘Medicina d’urgenza’: vuol dire che i posti della Murg verranno eliminati mantenendo solo l’obi (osservazione breve intensiva)? O forse che verranno compressi al piano terra dell’ospedale? Per quanto riguarda la Chirurgia oncologica, a San Benedetto mancherebbero i reparti di appoggio, come Anatomia patologica, Medicina nucleare, Radioterapia e inoltre non si accenna alla Breast unit".
Nel documento i consiglieri rimarcano la necessità di palesare studi a supporto del Piano, fra cui un’analisi del fabbisogno e della domanda, sul post Covid e sul pre Covid. Canducci e Bottiglieri, infine, chiedono quando partiranno i lavori per la casa e l’ospedale di comunità.
Ed è sui lavori e sul futuro della città, anche se non strettamente in ambito sanitario, che si concentrano le rimostranze della minoranza: una parte dell’opposizione ieri ha firmato una richiesta per un consiglio comunale aperto per affrontare diverse questioni: l’area Brancadoro – ivi inclusa la vicenda della strada di congiunzione fra la Statale e viale dello Sport – e il Ballarin.
Giuseppe Di Marco