
Nuovo incontro tra le società e gli esponenti della regione.
Stagione e salvamento, la matassa è ancora tutta da sbrogliare. È del 19 marzo, l’ultimo incontro che le società hanno avuto con esponenti della regione, con lo scopo di dare certezze sulla prossima estate, cui mancano a malapena tre mesi. Non è ancora chiaro, infatti, il periodo entro il quale gli stabilimenti abbiano il dovere di mantenere il servizio che, va ricordato, sul litorale marchigiano viene organizzato in forma associata. L’ideale, per i concessionari di spiaggia, sarebbe di poter lavorare sull’ordinanza prima che questa venga definitivamente emanata, per potersi organizzare con il personale. C’è da capire, infatti, se sia possibile restare aperti per l’elioterapia prima del 1° giugno e dopo il 10 settembre. Con ordinanza dello scorso 28 agosto, infatti, sono stati definiti nuovi parametri per la sicurezza: i bagnini, in sostanza, devono esserci per tutto il periodo di funzionamento e apertura al pubblico degli stabilimenti. Una disposizione che ha destato perplessità nei concessionari, dato il peso economico che questi dovrebbero sostenere, mentre le società che forniscono il servizio dovrebbero far fronte alla carenza di personale. Per tutti questi motivi in regione si è ritenuto opportuno organizzare l’ennesimo incontro con la categoria, con l’obiettivo di mettere il governo a conoscenza delle problematiche. Problematiche che in realtà sono ben conosciute in tutti gli ambiti, cosa che ha indotto le associazioni di categoria ad alzare la voce per far valere le istanze dei balneari. Al momento non si è arrivati alla quadra. In passato, date e orari del salvamento sono stati determinati in base all’ordinanza che la Capitaneria emanò nel 2019.
Ordinanza secondo cui il servizio minimo doveva essere attivato e garantito in via continuativa almeno dalle 10 alle 18 in tutti i giorni specificati. In particolare, nel primo fine settimana di giugno e nei giorni feriali di giugno successivi al secondo weekend, nonché per quelli del mese di settembre antecedenti al primo fine settimana, c’era la possibilità di predisporre un assistente ogni 300 metri anziché 150, dalle 13 alle 15, qualora la bassa affluenza lo permettesse. Invece, dal secondo weekend di giugno, per tutti i restanti fine settimana dello stesso mese, per il primo fine settimana del mese di settembre e per i mesi interi di luglio e agosto, serviva un assistente ogni 150 metri.
Giuseppe Di Marco