Incontriamo tante persone, ognuna con una storia diversa ognuna che vive un dramma differente e tutte che sperano di trovare una luce di speranza per potersi riabilitare. Difficile cercare di carpire qualcosa dalla loro vita, dai loro sentimenti, dalle loro speranze. Roberto, cittadino italiano di 52 anni, proveniente da Giulianova che da due anni vive all’interno della Caritas: "Ho avuto problemi con la malavita, dove vivevo nelle case popolari, per cui mi sono dovuto allontanare dalla zona. Molte persone mi hanno suggerito di venire in questa Caritas dove si può stare bene e tranquilli. Vivo qui e svolgo attività di volontariato aiutando le suore nei lavori da svolgere, sto in cucina e faccio un po’ di tutto".
Qual è stata l’accoglienza?
"Molto buona. Sono persone gentili e cordiali. Qui c’è tutto anche come sanità. Molto professionali".
Come passi la giornata?
"Preparo la mensa, collaboro nel servire i pasti e ogni tanto vado con loro a fare delle commissioni, col furgone accompagno persone straniere che non conoscono la zona. Le porto all’ospedale oppure all’ufficio passaporto".
Sei sposato, hai figli?
"Sono divorziato, ho una figlia di 18 anni che studia all’università e vive con il fidanzato a Giulianova, perché qui non posso ospitarla. Sto cercando una sistemazione ideale per farla tornare a vivere insieme con me e spero di trovare un lavoro per ristabilirmi, ma cercherò lo stesso di dare una mano alla Caritas che mi ha accolto".
L’ex moglie che fa?
"Ha un compagno con due bambine e ogni tanto dò loro una mano. Ieri sono stato a Giulianova ed ho portato vestiti e alimentari per le bambine piccole".
Roberto, per comprensibili motivi legati alla sua delicata storia, non ha potuto essere fotografato in volto. Lo ringraziamo augurandogli di trovare presto un lavoro e una casa dove poter accogliere la giovane figlia.
ma.ie.