GIUSEPPE ERCOLI
Cronaca

Rissa tra milanesi e sambenedettesi. Shiva e gli amici verso l’abbreviato

Sarebbe questa l’intenzione del rapper imputato con altri ragazzi per i fatti dell’agosto 2023.

Andrea Arrigoni, musicista rapper milanese, in arte Shiva

Andrea Arrigoni, musicista rapper milanese, in arte Shiva

Prosegue l’udienza preliminare sui sei protagonisti, a vario titolo, della rissa del 30 agosto del 2023 a San Benedetto. Fra queste Andrea Arrigoni, musicista rapper milanese, in arte Shiva. Shiva e tre suoi amici milanesi sono accusati di aver dato vita ad una rissa con due fratelli sambenedettesi che sono anche loro imputati di questo reato, ma sono anche parte civile, assistiti dall’avvocato Maurizio Cacaci. La vicenda coinvolge un altro sambenedettese anche lui parte civile, assistito dall’avvocato Alessandro Angelozzi. Shiva e i suoi tre amici valutano la possibilità di chiedere di essere processati con rito abbreviato, così da ottenere, in caso di condanna, uno sconto di pena di un terzo. Tutti e sei sono imputati della rissa. C’era stato un primo scontro verbale quella sera in piazza della Verdura fra i quattro milanesi e uno dei fratelli che è andato poi a chiedere aiuto al congiunto e agli amici. Tornati sul posto hanno individuato in un balcone i milanesi invitandoli a scendere per "sistemare la vicenda". Da qui è nato lo scontro fisico con calci, pugni e coltellate. A riportare la peggio i sambenedettesi ed è per questo che Shiva e gli altri tre amici suoi sono accusati anche di lesioni aggravate dall’uso di armi. I due sono stati infatti colpiti con una cintura. Uno dei due è stato raggiunto da coltellate alle spalle: a sferrarle, secondo l’accusa, sarebbe stato proprio Shiva, che con la stessa arma avrebbe ferito anche l’altro sambenedettese. Quest’ultimo in denuncia ha riferito di aver visto Shiva impugnare un coltello e venire verso di lui: mostrandogli le mani sporche di sangue allora gli ha detto "ho già preso due coltellate, me ne vuoi dare altre?". Il rapper si sarebbe quindi allontanato. Uno dei due fratelli sambenedettesi riportò lesioni guaribili in 35 giorni. Shiva deve rispondere anche del porto abusivo di un’arma da taglio; in concorso coi tre suoi amici è accusato anche del furto di uno zaino di proprietà di uno dei due fratelli, contenente denaro, occhiali da sole ed effetti personali. Anche in questo caso è contestata l’aggravante dell’uso di un’arma da taglio e di aver agito in più persone. Nei mesi successivi Shiva ha risarcito le parti offese, inviando una lettera di scuse, ma la vicenda penale va avanti.