Rissa in discoteca, c’è il movente

Il gruppo di giovani arrivati dall’Abruzzo non voleva uscire dal locale alla chiusura, così è scattata la lite

Rissa in discoteca, c’è il movente

Rissa in discoteca, c’è il movente

Chiarito il movente della rissa avvenuta all’interno della discoteca di San Benedetto all’alba di domenica nel cui violento parapiglia sono rimasti feriti quattro addetti alla sicurezza. Confermato che si tratta di un nutrito gruppo di giovani Rom arrivati dall’Abruzzo, alcuni dei quali sono in via di identificazione. Secondo fonti ufficiali, confermate anche dai carabinieri che si stanno occupando delle indagini, non si è trattato di un regolamento di conti e neppure di una spedizione punitiva contro qualcuno. Arrivata l’ora della chiusura, i membri del gruppo non ne volevano sapere di abbandonare il locale nonostante i ripetuti inviti del personale e delle guardie addette alla sicurezza. Si è creata una sorta di braccio di ferro che dal litigio è sfociato in una furibonda scazzottata da far west durante la quale quattro guardie sono rimaste ferite, una in modo più serio poiché avrebbe subito un trauma cranico che è ancora sotto osservazione. I colleghi sono stati medicati e dimessi dopo gli accertamenti diagnostici e clinici. Ora le indagini proseguono.

I militari dell’arma stanno continuando a visionare letre telecamere di videosorveglianza interna, immagini che hanno permesso di individuare gran parte degli aggressori. Gli investigatori dell’arma, con la collaborazione dei colleghi abruzzesi stanno cercando di dare un nome a ciascuno di loro. Una prima informativa è già sul tavolo del magistrato che coordina le indagini. Secondo indiscrezioni le persone da identificare sarebbero una decina, tra quelle più facinorose, qualcuna di meno quelle che si sono rese responsabili delle lesioni ai danni del personale addetto alla sicurezza. Il caso, quindi, sembra essere avviato verso una soluzione sia per quanto riguarda il movente della rissa, sia per l’identificazione dei responsabili della brutale aggressione durante la quale sono state pestate quattro guardie particolari di servizio nella discoteca e devastato il locale. La cosiddetta movida si conferma ancora una volta un pericolo per tanti giovani dediti all’uso di alcolici e talvolta non solo quelli e adesso si scoprono anche infiltrazioni di giovani provenienti da realtà complicate, che arrivano in riviera per ubriacarsi e seminare allarme in un clima già piuttosto teso come quello della movida sambenedettese. Un caso isolato, per il momento, ma sono segnali che le forze dell’ordine stanno già monitorando.

Marcello Iezzi