Il sistema economico del Piceno mostra degli ’anticorpi’ in grado di contrastare e limitare il rischio usura. Tale indicazione emerge dall’analisi compiuta dall’ufficio studi della Cgia. Nel Piceno il numero delle imprese dichiarate in "sofferenza" e quindi maggiormente esposte al rischio usura erano alla fine del primo semestre del 2023 ben 457 mentre sono scese di cinque unità nello stesso periodo di quest’anno diventando quindi 452. La flessione pari all’1,1% pone la provincia ascolana al 74° in Italia con un numero di aziende in sofferenza pari allo 0,4%. Un dato, quello del Piceno, in controtendenza rispetto a quanto avviene nel resto dell’Italia dove, invece, il rischio usura attualmente coinvolge in Italia quasi 118mila imprese italiane e torna a crescere questo preoccupante trend. Molti imprenditori anche del Piceno finiscono nella nella black list della Centrale dei Rischi della Banca d’Italia perché spesse volte non riescono ad incassare i propri crediti in quanto i propri clienti non pagano le forniture di merci e di servizi. Questo comporta l’ingresso della black list che rende difficile beneficiare di alcun aiuto economico dal sistema bancario, rischiando, molto più degli altri, di chiudere o, peggio ancora, di scivolare tra le braccia degli usurai. È necessario il potenziamento delle risorse a disposizione del Fondo di prevenzione dell’usura. Strumento, quest’ultimo, in grado di costituire l’unico valido aiuto a chi si trova in questa situazione di vulnerabilità. Un altro importante ’anticorpo’ a disposizione delle imprese e delle famiglie nel Piceno è garantito dalla preziosa attività svolta dalla Fondazione Monsignor Francesco Traini contro l’usura.
L’ente che ha sede a San Benedetto ascolta le persone e le famiglie che versano in condizioni di indebitamento e che sono a rischio di usura o sotto usura, approfondendo le loro reali condizioni e le relative prospettive di soluzione; richiede la documentazione che comprova tale stato e, volendolo risolvere, promuove la partecipazione della comunità familiare ed ecclesiale; fornisce consulenza legale e finanziaria ed ogni forma di mediazione finalizzata a realizzare la soluzione; rilascia le garanzie necessarie per accedere a crediti bancari, con i quali realizzare la ripresa delle persone, delle famiglie e delle aziende e in alcune circostanze realizza operazioni di microcredito. Inoltre, la fondazione svolge un’azione preventiva, di carattere educativo ed informativo, diffondendo una cultura ispirata ai valori della solidarietà e della sobrietà. Propone stili di vita – personali, familiari e comunitari – ispirati all’uso responsabile del denaro; promuove la cultura della legalità e la conoscenza delle leggi sull’usura e sul racket.
Vittorio Bellagamba