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Restauro agli affreschi del Ninfeo: "Sono rari e importanti: la priorità"

Il sindaco Piersimoni ha commentato i lavori: "Opera tanto attesa, rappresenta un passo fondamentale".

Il sindaco Piersimoni ha commentato i lavori: "Opera tanto attesa, rappresenta un passo fondamentale".

Il sindaco Piersimoni ha commentato i lavori: "Opera tanto attesa, rappresenta un passo fondamentale".

Sta tornando all’antico splendore il Ninfeo di Cupra Marittima. Si è tenuto nei giorni scorsi, presso il sito archeologico di Cupra Marittima un incontro che ha visto coinvolti la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle provincie di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, il sindaco di Cupra Marittima Alessio Piersimoni, l’assessore alla cultura Daniela Luciani e la consigliera ai Beni Archeologici Eliana Ameli per supervisionare l’avanzamento dei lavori di restauro dell’affresco del Ninfeo, ad opera della restauratrice Maria Letizia Vallesi. "I lavori, iniziati un mese fa, rappresentano un’opera attesa e molto importante – afferma il sindaco Piersimoni – che avevamo sollecitato negli anni scorsi come Amministrazione, in accordo con la Soprintendenza per preservare e ridare vita agli affreschi che abbiamo al Ninfeo. Questo restauro, finanziato e diretto dalla Soprintendenza, non solo rappresenta un passo fondamentale per la conservazione del patrimonio storico e artistico del comune, ma è anche segno tangibile dell’impegno e desiderio congiunto delle autorità locali e regionali per la valorizzazione dei beni culturali".

Il soprintendente Giovanni Issini ha affermato: "Tra le diverse esigenze conservative presenti nel territorio sui beni archeologici di proprietà statale, abbiamo valutato come prioritario il restauro degli affreschi del Ninfeo di Cupra marittima, vista la loro importanza e unicità. La giornata di "retauro aperto" in programma per il 30 agosto, sarà un occasione per la comunità di toccare con mano le sfide e complessità presenti nel processo di restauro". Le pareti del Ninfeo sono completamente decorate con motivi che simulano uno zoccolo a rivestimento marmoreo. La decorazione dell’abside rappresenta una scena marina: su un fondo azzurro, fra gli animali marini e fantastici, compaiono barchette con pescatori. La pittura è databile al secondo secolo dopo Cristo.

Marcello Iezzi