Da un lato ci sono i 39 navigator che nelle Marche attendono di sapere se il loro contratto, in scadenza a fine aprile, verrà prorogato. Dall’altra ci sono le famiglie che percepiscono il reddito e la pensione di cittadinanza, che solo nella nostra provincia sono 2.481 per un totale di 5.308 coinvolte. Una fetta ampia di popolazione a dimostrazione di come le difficoltà economiche siano un’emergenza nel territorio piceno: basti pensare che nella provincia di Pesaro Urbino, decisamente più popolata della nostra, le persone coinvolte sono 6.735. Sui navigator sono in azione i sindacati, che nei giorni scorsi hanno partecipato a un incontro con il responsabile di Anpal Servizi nel quale si è parlato del futuro dei 39 navigator marchigiani, il cui contratto scadrà il 30 aprile, in assenza di una proroga da parte del Ministero. Per quanto riguarda il capoluogo, il Comune a ottobre aveva deciso di coinvolgere gli enti del terzo settore per raccogliere i cosiddetti ’Puc’, progetti utili alla collettività, a cui avviare i beneficiari del reddito di cittadinanza: hanno risposto quattro enti con otto progetti proposti.
"I ’Puc’ – ha spiegato l’assessore comunale ai servizi sociali, Massimiliano Brugni – sono già stati presentati e in questa fase c’è l’incrocio tra i contenuti di questi progetti e i requisiti richiesti per partecipare". A questi si aggiungono poi i ’Puc’ elaborati dall’Arengo, che porteranno alcuni beneficiari del reddito di cittadinanza a dare il loro contributo all’interno degli uffici comunali: per l’inizio di queste attività manca davvero poco e a breve cominceranno a lavorare. "Stiamo ricevendo ulteriori progetti da altre associazioni", ha detto ancora Brugni. Rispetto all’eventualità di utilizzare i percettori del reddito anche come supporto nelle attività di vaccinazione (a Carpi circa 60 di loro svolgeranno azioni di supporto nelle operazioni di vaccinazione degli anziani), l’assessore ha spiegato che "da parte nostra avevamo già avviato la procedura per far svolgere a queste persone lavori di pubblica utilità, mentre per quanto riguarda questo caso dei vaccini non abbiamo ricevuto alcuna richiesta: nel caso dovesse arrivare bisognerà capire bene se e come poter impiegare i percettori del reddito di cittadinanza in queste operazioni". Nella nostra provincia sono 4.997 le persone che ricevono il reddito (una media di 496,95 euro) e altre 311 che hanno diritto alla pensione (la cifra media in questo caso si ferma a 224,74 euro, che comunque è la più alta di tutta la regione).
Daniele Luzi