Rebus Sant’Agostino. Palestra inagibile e caos

Il ritorno sui banchi tra ritardi nei lavori, graduatorie e stangata carolibri "Ai genitori dico di fidarsi di noi, controllate meno i voti e più i cellulari".

Rebus Sant’Agostino. Palestra inagibile e caos

La dirigente dell’Istituto comprensivo ‘Ascoli Centro’, Valentina Bellini

Il ritorno sui banchi non rappresenta solo una spesa per i libri, ma anche una nuova routine e una serie di polemiche. La Dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo ‘Ascoli Centro’, Valentina Bellini vive in prima persona la questione.

Dirigente Bellini, ci sono dei problemi con la scuola appena costruita di Sant’Agostino?

"Purtroppo in palestra abbiamo problemi: c’è molta sporcizia e materiali di rimanenza dei cantieri, oltre che il pavimento rialzato. Sarà inagibile fino a fine ottobre, così come anche il giardino, dove il prato è da rifare e ci sono altri scarti, tra cui dei water. Poi manca il portone, e l’ascensore".

I problemi riguardano solo le strutture?

"Dal punto di vista della gestione devo dire che ho notato un ritardo consistente rispetto a due o tre anni fa. Gli anni scorsi prima dell’inizio delle lezioni ero già preparata e potevo contare su un 90% di docenti già assegnati e pronti. Quest’anno c’è stata maggiore lentezza, e un paio di complicanze differenti. A questo, va aggiunto che posso far affidamento su un organico consolidato molto, ma molto inferiore rispetto ai bambini con disabilità. In base alla presenza dei minori disabili infatti non abbiamo abbastanza docenti".

E invece, come sarà il ritorno sui banchi per chi accompagna i figli a scuola?

"Il consiglio che voglio dare ai genitori è: abbiate fiducia nella scuola, nei docenti, nei dirigenti. Comunicate ai vostri figli con messaggi positivi sull’andare a scuola, dimenticate i voti, dimenticate di preoccuparvi troppo, di non dare peso alle competenze socio e affettive dei figli, ricordategli solo che apprendere è bello. Fidatevi di noi. Sono anni che viviamo una vera invasione di genitori, sta diventando inquinante, soprattutto per i bambini. Vedo questi comportamenti in tutte le età: ci sono genitori che si intestardiscono perché a 3 anni i loro bambini frequenteranno una sezione dove non conoscono nessuno. Dimenticano che la scuola serve esattamente per ampliare le conoscenze, per socializzare. L’iperprotezione sta avendo la meglio, si cerca di fare di tutto per evitare frustrazioni o rimproveri o fallimenti ma poi c’è una forte trascuratezza per le cose importanti, ad esempio il semplice piacere della conoscenza. Controllate più i cellulari e meno i voti. E fidatevi dei docenti, noi li osserviamo. È il nostro lavoro".

Ottavia Firmani