Rebus Casa parcheggio, la minoranza: ora un esposto

Per il caso di via Mameli l’opposizione annuncia di volersi rivolgere alla Corte dei Conti, De Vecchis: "Bastano 480mila euro per i lavori?".

Rebus Casa parcheggio,  la minoranza: ora un esposto

Rebus Casa parcheggio, la minoranza: ora un esposto

Il comune chiuderà la causa sulla casa parcheggio di via Mameli per ristrutturare l’immobile e farci alloggi a canone sostenibile. La minoranza, quasi sicuramente, depositerà un esposto alla Corte dei Conti. È quanto emerge dalla seduta di question time andata in scena ieri sera in sala consiliare, durante la quale si è discussa la vicenda dell’edificio sito al quartiere Ponterotto, oggetto di un contenzioso giudiziario che vede protagonisti il comune e la ditta cui erano stati aggiudicati i lavori di sopraelevazione e manutenzione straordinaria. Infatti nell’ottobre 2020 il comune, dopo una fittissima trama di contestazioni, stracciava il contratto con la società, chiedendo un risarcimento di oltre 1,8 milioni. La società, a sua volta, trascinava il comune in tribunale, chiedendo il pagamento di 328mila euro. Il contenzioso si è protratto infruttuosamente per oltre tre anni, e quindi lo scorso dicembre il comune ha approvato un’ipotesi di transazione con cui gli verrebbero corrisposti 480mila euro a titolo di accordo stragiudiziale. È qui che si è inserito Giorgio De Vecchis: per il consigliere di minoranza, infatti, non è chiaro perché il comune abbia optato per la transazione anziché portare avanti la causa e cercare di ottenere il copioso risarcimento. A spiegare la situazione è stato il vicesindaco Tonino Capriotti: "Voglio sottolineare – ha dichiarato l’assessore - la reale opportunità, ora raggiunta, di procedere ad una progettazione rinnovata per soddisfare le esigenze dell’edilizia abitativa in linea con gli intendimenti del Pruacs – Programma di riqualificazione urbana, nda – cui l’intervento alla casa parcheggio faceva capo. Si capisce che l’Erap non agisce su un bene sul quale c’è una causa in corso, per cui sicuramente quello stato sarebbe rimasto così per parecchi anni". Oltretutto, come recita la delibera di dicembre, "l’impossibilità di procedere costituisce grave rischio di perdita completa del finanziamento collegato al Pruacs" pari a 1.650.000 euro. Per De Vecchis la risposta è del tutto insoddisfacente: secondo il consigliere di minoranza la delibera non illustrerebbe alcun dettaglio sulla stima della proposta transattiva, e sui rischi reali che si correrebbero nel portare avanti, viceversa, la causa. De Vecchis inoltre fa notare come una proposta di questo tipo avrebbe dovuto superare il vaglio del consiglio comunale, incassando anche il parere dei revisori contabili. "Ce la faremo a demolire e ricostruire l’immobile con 480mila euro? – dice il consigliere – Nessuno si è fatto questa domanda basilare. Questo non è pensabile, prendetene atto e fate le valigie, perché poi la Corte dei Conti arriva". L’amministrazione comunale, in ogni caso, sembra aver preso una decisione definitiva. Sarà, senza dubbio, l’ennesima battaglia fra le opposte parti dell’emiciclo.

Giuseppe Di Marco