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Provincia di Ascoli: bilancio 2024 tra sfide vinte e nuove prospettive

Il presidente Loggi fa il punto su scuole, viabilità e patrimonio culturale, con investimenti per oltre 100 milioni di euro.

Sergio Loggi

Sergio Loggi

Il 2024 della Provincia di Ascoli sta volgendo al termine. Nonostante le criticità generate dal dissesto finanziario dell’ente, la squadra di consiglieri delegati, eletta qualche mese fa, è subito entrata in azione. A fare una panoramica del momento attuale e delle prospettive future del territorio e dell’ente provinciale è stato il presidente.

Sergio Loggi, qual è il suo bilancio?

"Sono numerose le sfide vinte e le prospettive che si aprono per i prossimi mesi. Come annunciato nelle linee di mandato, per le scuole superiori del territorio stiamo utilizzando oltre 60 milioni di euro. Si tratta di risorse intercettate da varie fonti di finanziamento: Pnrr, fondi ministeriali, ordinanze del commissario sisma e fondi propri della Provincia. Gli interventi riguardano adeguamenti, miglioramenti sismici, efficientamento energetico e un profondo restyling per palestre e impianti sportivi dei plessi scolastici".

Quali sono le prossime opere previste?

"Ad Ascoli tra le progettualità più importanti c’è il nuovo istituto psicopedagogico ‘Trebbiani’ che sorgerà in località Pennile di Sotto e i lavori per il nuovo contenitore scolastico in via della Repubblica. Verrà inoltre portata avanti la valorizzazione del patrimonio dell’ente tra cui la cartiera papale che rappresenta un asset di promozione territoriale a livello culturale, turistico, museale ed ambientale".

Cosa l’ha resa particolarmente soddisfatto?

"Aver portato a compimento la procedura per il rifinanziamento dei patti territoriali: 10 milioni di euro per comuni e imprese di questo territorio. Siamo arrivati al quarto posto a livello nazionale davanti a realtà importanti come le province di Padova, Foggia, Modena e la città metropolitana di Torino. I progetti approvati spaziano dalle infrastrutture, al turismo sostenibile, passando per digitalizzazione, attività energetiche e realizzazione di spazi per eventi culturali, espositivi, ricreativi".

Sul fronte della viabilità invece come vanno le cose?

"Qui i finanziamenti ammontano a oltre 30 milioni di euro spalmati nel piano triennale delle opere pubbliche per sistemare (dalla costa alla montagna) viadotti, ponti, strade, risolvere criticità idrogeologiche e di versante, aumentare la resilienza agli eventi climatici estremi. Le risorse mobilitate sono esigue per mettere mano ai 900 chilometri di competenza. Comunque provvederemo ad asfaltature e miglioramento dei tracciati, senza dimenticare segnaletica, decespugliazioni, piano neve ed emergenze".

Uno dei temi delicati riguarda il ponte sull’Ancaranese...

"Le Province di Ascoli Piceno e Teramo hanno attivato un tavolo tecnico permanente per condividere le scelte e non lasciare indietro nessuna esigenza. A breve, sul ponte in cemento armato, verrà attivato il senso unico alternato con impianto semaforico dotato di sensori. Per il nuovo ponte moderno sono a disposizione risorse per 11 milioni di euro".

Cosa si augura per il futuro prossimo?

"Il mio auspicio è che, a livello bipartisan, governo e parlamento tornino a dare voce ai territori restituendo risorse, personale e competenze alle Province. Nel frattempo continueremo ad essere la ‘casa dei comuni’ al servizio dell’intero territorio piceno".