Giovani scrittori crescono in riviera: Roberta Novelli, classe 5ª G del Liceo Scientifico ‘Rosetti’ è la vincitrice del premio letterario nazionale Arte di Parole ‘Gianni Conti’, giunto alla 12esima edizione. La studentessa è arrivata prima con il racconto intitolato ‘24 aprile 1606’, premiato nel corso della cerimonia tenutasi al palazzo comunale di Prato. Sono stati circa 270 gli elaborati esaminati dalla giuria del premio dedicato alle scuole superiori italiane: i racconti sono arrivati da 16 regioni e circa 70 istituti.
"Splendidamente originale il plot narrativo della prima classificata - sottolinea Stefano Pollini, dirigente scolastico dell’Istituto ‘Gramsci-Keynes’ di Prato - Un racconto, quello di Roberta Novelli, che ha narrato i pensieri tormentati di Caravaggio, il pittore che raccontava la luce dei volti e degli occhi prendendo a modello la gente del popolo, nel momento in cui la sua Madonna con bambino e Sant’Anna era stata contestata dalla Chiesa. Mentre lui non si sentiva affatto eretico per aver immortalato la Vergine senza angeli e soprattutto con atteggiamenti molto, troppo umani".
Ma c’è di più. Ad aggiudicarsi il secondo posto è stato Francesco Michieletto, studente della 2AM del medesimo istituto, con il racconto ‘Sotto la stessa Luna’. Terzo gradino del podio per Verdiana Bugliani, 3B del Liceo Classico ‘Machiavelli’ di Firenze, con il racconto ‘L’uomo delle piccole cose’. Giunto alla sua dodicesima edizione nazionale, il Premio ha nuovamente confermato la sua vitalità: non solo l’alto numero di adesioni, ma per la creatività narrativa che emerge nei racconti pervenuti: "Anche quest’anno stupisce la maturità e la qualità delle studentesse degli studenti che hanno deciso di cimentarsi con la forma breve del racconto – dichiara Simone Mangani, assessore alla cultura di Prato - Autobiografia, immedesimazione, fantasia, padronanza del mezzo. Complimenti a tutti i partecipanti e complimenti a chi ha voluto far nascere ‘Arte di parole’. Il comune, anche quest’anno, c’è".
Lo scienziato pratese Luca Bindi, fra i primi dieci ricercatori al mondo per numero di nuove specie mineralogiche descritte, ha ricoperto il ruolo di presidente della giuria: "Un risultato - chiosa - che dimostra quanto il Premio stimoli la creatività favorendo l’interesse dei giovani, dalla prima all’ultima classe delle scuole di secondo grado, per la letteratura e, in particolare, per la raffinata arte del racconto. Una modalità vincente che rende gli studenti parte attiva del mondo della cultura".
Giuseppe Di Marco